«La Convenzione sullo statuto legale del Caspio firmata domenica 12 agosto nel porto di Aktau, in Kazakistan, non è granché soddisfacente per le autorità di Teheran: non sono riuscite a imporre la propria proposta di suddividere il Caspio in cinque parti uguali e dovranno accontentarsi di sfruttare gli idrocarburi nella zona di confine con l’Azerbaigian, anche se al momento nessuna compagnia petrolifera è disposta a investire a causa delle sanzioni statunitensi». Così commenta l’accordo siglato domenica Mohammad Reza Djalili, professore …
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