«Estate sovranista» titola l’Espresso il tradizionale articolo agostano di costume politico-balneare. Quasi a conferma di quanti ritengono la qualifica di “sovranista” un tormentone, un termine alla moda, una formula da talk show. Ed effettivamente l’espressione, cui fanno ricorso dai portavoce più zelanti del liberismo al Pd fino alla sinistra internazionalista indirizzandola a un arco di forze che va da Mélenchon ai neonazisti, può destare legittimi sospetti. Sospetti di vacuità, se non altro. Converrebbe dunque fare un po’ di chiarezza. In …
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