No alla tregua a lungo termine con Hamas, niente progetti infrastruttuali per la popolazione palestinese e costruzione a tappe forzate di un “muro” sottomarino volto a rafforzare la chiusura della Striscia di Gaza. Questo l’esito della riunione del consiglio di difesa israeliano, riunitosi domenica per decidere sull’accordo per un cessate il fuoco permanente con il movimento islamico, mediato dall’Egitto e dall’Onu. Con un comunicato stringato, il premier Netanyahu ha fatto sapere soltanto che l’esercito «è pronto per qualsiasi scenario». Motivo …
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