L’Italia del buon cuore, della carità cristiana, addirittura delle lacrime facili, è stata soppianta da una moda «cattivista» che lascia senza respiro, nella quale «il razzismo è diventato un logo di successo, non solo in campo politico». Alimentato dai social – che però servono anche da antidoto e strumento di mobilitazione dal basso in senso opposto -, l’hate speech che ha per oggetto quasi unico la rivalsa contro gli immigrati è entrato nel senso comune, tra i ragazzini e persino …
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