Il 2024 del tennis italiano sarà difficile da dimenticare per i nostri atleti. Emblematica ciliegina del successo corale la conquista della seconda Davis Cup consecutiva. Tra gli azzurri che hanno brillato vi è sicuramente Lorenzo Musetti. Il tennista toscano ha vissuto il momento più alto in quel di Parigi, quando sulla sua amata terra rossa è riuscito a conquistare la medaglia olimpica, quella di bronzo, condividendo il podio con Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. L’azzurro ha mostrato le sue doti anche lontano dal mattone tritato. Sull’erba di Wimbledon, infatti, Musetti ha conquistato la sua prima semifinale Slam. Una stagione chiusa al numero 17 del mondo, che per il carrarino rappresenta un punto di partenza e non di arrivo.
Del lavoro che sta compiendo Musetti ha parlato a OA Sport Corrado Barazzutti. Ricordiamo che l’ex capitano di Coppa Davis lavora da inizio 2024 a fianco di Simone Tartarini, per supportare il tennista toscano durante la stagione. Una collaborazione che continuerà anche nel 2025 come dichiarato dallo stesso Barazzutti. “Sto lavorando con Simone Tartarini a Montecarlo per gli allenamenti in questa importante fase dell’annata. Non abbiamo ancora pianificato il tutto, ma a grandi linee sarà come è già stato, dividendoci con Simone quando sarà opportuno, specialmente negli impegni in Europa”
Il gioco di Musetti è croce e delizia. Esteticamente bello da vedere ma spesso soggetto a critiche perché a volte sembra mancare qualcosa per alzare l’asticella. Barazzutti ha le idee chiare su cosa bisogna lavorare: “Sulla continuità. Non sto scoprendo certo l’acqua calda. Lui ha un tennis che gli può consentire di giocare contro i migliori, a Vienna contro Zverev indoor l’ha dimostrato.” Ovviamente, tra i fondamentali che si possono migliorare ce n’è uno che può fare ampiamente la differenza: “Tutto sta nell’avere più consistenza con i fondamentali, in particolare col servizio perché con quel colpo si può comandare lo scambio. Ci stiamo lavorando e sono fiducioso da questo punto di vista.”
Il tutto senza dimenticare quanto fatto da Lorenzo in stagione e quali sono i suoi obiettivi: “Lorenzo è stato protagonista di una grande stagione per i risultati che ha ottenuto e i miglioramenti compiuti. La top 10 è nelle sue possibilità, a patto chiaramente che dia seguito ai suoi miglioramenti e soprattutto giochi con la continuità necessaria per fare dei passi in avanti.”
Barazzutti dice anche la sua sul paragone che viene fatto tra i tennisti e in particolare sul ruolo che Sinner possa avere nella crescita di Musetti: “Ogni giocatore è diverso e ha certe caratteristiche”. Il vincitore della Coppa Davis del ’76 sottolinea come i risultati di Jannik non sono solo frutto della dedizione e della voglia di migliorare del tennista altoatesino: “Questo ragazzo gioca benissimo a tennis, è in grado di eseguire colpi di una difficoltà assoluta con una semplicità che neanche ce ne rendiamo conto. Ci troviamo al cospetto di un tennista straordinario”.
Altro tema caldo è il confronto tra Sinner e Alcaraz con lo spagnolo che viene ritenuto da alcuni migliorare dell’italiano in una sfida con entrambi i giocatori al loro massimo. Barazzutti evidenzia la difficoltà di un confronto simile considerando la crescita costante di Sinner rispetto ai picchi di gioco di Alcaraz. “Lo spagnolo può avere maggiori soluzioni di Jannik e quando gioca bene può creargli dei problemi, però è sempre da vedere se Alcaraz sarà in grado di rendere più frequenti queste punte, al cospetto di un Sinner che sale di livello anno dopo anno e lo fa con costanza.”
Nell’evidenziare il vuoto lasciato dai due nei confronti degli avversari, Barazzutti ha un nome chiaro su chi possa essere il terzo incomodo: “Sono convinto che Holger Rune sia quello più attrezzato per farlo. Ha il gioco, la preparazione fisica e la voglia di arrivare”.
In una stagione che ha regalato tante gioie all’Italia, l’ex tennista friulano si congratula con Paolini e Furlan per “il lavoro incredibile” e sottolinea i traguardi raggiunti dagli azzurri. “L’Italia ha vinto due volte consecutive l’Insalatiera e, oggettivamente, un caso non è“.
Su quanto accaduto a Jannik Sinner con la positività al Clostebol, Barazzutti tiene un atteggiamento cauto, sottolineando però la sua opinione: “Jannik non ha fatto uso di questa sostanza per alterare le sue prestazioni. Per cui, il mio augurio è che la vicenda si chiuda in una piena assoluzione per la stima che ho per il ragazzo e il suo staff.”