Luci, spettacolo, e quel divertimento di uscire fuori dai ranghi con qualche esibizione del genere. Contrariamente all’opinione del presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, alcuni giocatori nonostante siano gravati dalle fatiche di una stagione estenuante non si sottraggono dal partecipare a eventi come quelli UTS, abbreviazione ormai risaputa di Ultimate Tennis Showdown. E’ proprio lo show a farla da padrone, in una manifestazione che ha poco a che vedere con il tennis convenzionale, dove regnano regole e atmosfere speciali. Alla fine dei tre giorni di gare londinese, dal 6 all’8 dicembre, è Alex De Minaur a uscire vincitore dopo il successo in finale contro Holger Rune, che cede 3-0 in finale con il punteggio di 13-8, 14-11, 16-0.
Se lo score può sembrare inusuale, la spiegazione è presto data: quello giocato nel circuito UTS è un tennis “a tempo”, suddiviso in quattro periodi da otto minuti e ogni punto vinto vale uno, e non più con l’enumerazione di quindici in quindici che porta ai classici game. Nella cornice di Londra, oltre ai due finalisti, erano presenti anche Andrey Rublev, Ugo Humbert, Thanasi Kokkinakis, Gael Monfils, Jan-Lennard Struff e Alexander Bublik. Proprio il tedesco e il kazako completavano il girone del futuro campione, e del secondo classificato.
Per quel che può valere, prima di prendersi la rivincita sul danese che lo aveva battuto a Parigi-Bercy, De Minaur ha steso 3-1 in semifinale Gael Monfils con il punteggio 10-14, 14-11, 15-8, 14-6. Portando a casa il torneo, l’attuale numero 9 del ranking ha intascato una cospicua cifra, che ammonta a 625.241 £, circa 754.999 €. Oltre al montepremi ricevuto, l’australiano ha esternato tutta la sua felicità per aver partecipato ad una competizione ideata dall’allenatore Patrick Mouratoglou dove, è bene ricordarlo, non è tassativo il silenzio sugli spalti: “La folla era fantastica, era elettrica. C’era un po’ di tutto e come giocatore è tutto ciò che puoi chiedere. È stato fantastico gareggiare in questa atmosfera”.
Nonostante la sconfitta, è dello stesso avviso anche Holger Rune, il runner-up dell’evento: “Penso che il campo funzioni davvero per me. Mi piace giocare questo formato. Penso che questo lo renda super divertente per il pubblico e anche per gli appassionati di tennis, e per noi giocatori è bello giocare perché ci sono così tanti elementi divertenti”