Protagonista del podcast Served, Andy Roddick dialoga con il giornalista Jon Wertheim in merito al sistema-Italia, cercando di evidenziare le mosse organizzative che hanno portato il tennis azzurro in vetta. Il campione dello US Open 2003 e l’esperto reporter evidenziano come non sia una coincidenza il simultaneo successo azzurro a squadre, tanto tra le donne quanto tra gli uomini.
Dice Roddick: “Numerose opportunità in un paese, l’Italia, che è più piccolo di alcuni Stati americani. Negli USA i ragazzi devono viaggiare dal Texas a New York e poi magari in California, mentre in Italia il numero di manifestazioni riesce a mitigare di molto i costi”. “Prosegue Wertheim: “Gli eventi significano punti, soldi e quindi la possibilità di avere un coach; in Italia sono riusciti a fare questo senza avere una cash cow a nove cifre, ovvero uno Slam cui spremere centinaia di milioni da investire. Diverse federazioni stanno studiando il caso Italia”.
Secondo Andy “bisogna riconoscere i giovani talenti e avvicinarli; non si può sapere quanti arriveranno e se uno sarà migliore dell’altro, ma in questo modo avverrà qualcosa di buono. Inoltre, qui da noi il tennis soffre la concorrenza di almeno dieci sport, mentre in Italia c’è solo il calcio (forse qui sottovaluta qualche disciplina di squadra ndr). Sinner è una rockstar, l’entusiasmo è alle stelle per lui e per gli altri”.
Ancora l’ex campione: “Quello che serve è il talento, le opportunità e qualcuno, capace, che ti segua con continuità. Non porta a nulla seguire un ragazzo per tre settimane, viceversa stare vicini assiduamente guida a risultati senza nemmeno troppo stress”.
Il modello nostrano è quello da seguire dunque e Roddick ne cita qualche scommessa vincente: “Al di là di Sinner, Berrettini è cresciuto dopo i ventitré anni. Un anno fa era solo un supporter di lusso della squadra di Davis, a Malaga è tornato protagonista ed è un grande giocatore da terreni veloci. Quello che ha saputo fare sull’erba è notevole e non dimentichiamoci che solo il COVID lo ha fermato alle soglie di Wimbledon 2022. Spero riesca a raccogliere nuove soddisfazioni nel 2025”.
Wertheim richiama l’attenzione sule tennis femminile e cita Paolini come storia più bella del 2024 ma Roddick pone l’accento sulla sua compagna di doppio: “Se volete vedere” – conclude Andy – “un tennista che non sbaglia mai una scelta, che sa sempre come evidenziare i propri punti forti e come meglio nascondere i difetti, io vi dico andate a vedere Sara Errani. I suoi risultati parlano per lei, è arrivata fino alla quinta posizione mondiale. È super-intelligente”.