È stata male poche ore prima di essere dimessa, dopo un delicato intervento a cui era stata sottoposta giovedì 20 giugno.
Gli infermieri del Ca’ Foncello sono intervenuti, è stata ricoverata d’urgenza in terapia intensiva ma non c’è stato niente da fare: è morta così, all’età di 41 anni, Elena Meneguzzo.
La notizia giovedì 27 giugno ha fatto il giro del suo paese, Quinto di Treviso, lasciando i tanti amici e conoscenti senza parole, affranti nel dolore e stretti attorno ai famigliari.
Elena Meneguzzo lascia la mamma Giannina e il fratello Marco. Il padre Davide, storico capogruppo degli Alpini di Quinto era mancato nel 2012.
La data dei funerali è già stata fissata: saranno celebrati lunedì prossimo,1 luglio, nella chiesa parrocchiale di San Giorgio, alle ore 10.30.
Il decesso di Elena Meneguzzo è avvenuto mercoledì 26 giugno, una settimana dopo un’operazione al cervello che si era resa necessaria dopo alcuni accertamenti medici, e che aveva avuto esito positivo.
Al termine della degenza di sei giorni avrebbe dovuto essere dimessa ma in tarda mattinata ha accusato un malore, un problema all’aorta, che non le ha lasciato scampo.
«La mattina ci aveva dato il buongiorno, con un messaggio», racconta il fratello Marco, «eravamo pronti a riabbracciarla. È stata vittima di una tragica fatalità. Siamo distrutti, era una persona che ha sempre dato tutta sé stessa per la sua famiglia e per gli altri».
Sabato 29 giugno alle 18, i tanti amici e i famigliari si ritroveranno alle 18 in chiesa per la recita del rosario.
Elena era da sempre strettamente legata al contesto della parrocchia: «Una persona buona, che si adoperava per il prossimo, donava tanto del suo tempo all’assistenza e all’aiuto alle persone meno fortunate, con grande discrezione, tatto e riservatezza», la ricordano gli amici.
I famigliari hanno voluto dare indicazione di devolvere eventuali offerte all’associazione trevigiana Tonino Bello, con la quale Elena era da anni in prima linea in diverse attività di volontariato.
Negli anni scorsi aveva partecipato alle “settimane integrate”, vacanze dove i volontari e gli assistiti, con varie forme di disabilità, condividono fianco a fianco tutti i momenti della giornata in luoghi di villeggiatura. Oltre che nell’associazione attiva nel campo del sociale, Elena, dipendente di Previnet, era nota in paese anche per essere componente del coro parrocchiale: cantava con quello di Quinto ed era anche una delle voci del coro della vicina parrocchia di San Giuseppe a Treviso.
