Prima giornata della seconda tappa di Coppa del Mondo di biathlon andata in archivio. Dopo la Sprint femminile, è spettato agli uomini esibirsi nella prova sui due poligoni. 10 km in cui le condizioni erano perfette: poco vento e sole a picco. Il Langlauf und Biathlonzentrum, situato in Tirolo, ha dato modo quindi agli atleti di presentarsi al meglio sugli sci stretti e nelle serie di tiro.
Johannes Boe ha voluto far sapere alla concorrenza che lui è sempre il migliore. Pur commettendo un errore nella serie in piedi, l’asso norvegese è andato a prendersi il 38° successo nelle Sprint e l’86ª affermazione in gare di alto livello (Coppa del Mondo+Mondiali+Giochi Olimpici), considerando solo le prove individuali.
Il trionfo dell’asso scandinavo si è consumato nella giornata anche in cui il Team Norge ha messo in mostra tutti i suoi gioielli. Alle spalle di Boe troviamo Sturla Holm Laegreid (0+0) a 4.2, oltre ad altri tre rappresentanti della top-10: Endre Stroemsheim quarto (0+0) a 7.4, Vebjoern Soerum (0+2) quinto a 19.0 e il sorprendente Martin Uldal, proveniente dal circuito dell’IBU Cup, settimo a 21.7 con due bersagli mancati nella sessione in piedi. Con questo risultato Boe e Laegreid vanno un po’ via in classifica generale, con il campione nativo di Stryn davanti a tutti e con 10 punti di vantaggio sul connazionale (249 vs 239).
In casa Italia ci si può rammaricare visto quanto fatto da Tommaso Giacomel. Il 25enne trentino, straordinariamente performante nel poligono in piedi con lo zero e un grande velocità di rilascio i colpi, non è riuscito a essere altrettanto lucido nella prima serie, commettendo due errori a terra molto pesanti ai fini del riscontro conclusivo. Undicesimo l’azzurro, con un distacco dal vincitore di 43.1. Una prestazione che può ricordare quanto fatto da Dorothea Wierer nel medesimo format.
Giacomel proverà a rifarsi domani nell’inseguimento. Per quanto concerne gli altri italiani, bene Lukas Hofer 16° (0+1) a 59.3, Didier Bionaz (0+1) 22° a 1:12.4 in zona punti, mentre qualificato per la Pursuiti oltre ai menzionati Daniele Cappellari (0+0) 53° a 2:09.3. Niente da fare, invece, per Patrick Braunhofer (0+1) 62° a 2:25.0 ed Elia Zeni (2+2) 86° a 3:07.2.