Nel consueto appuntamento con TennisMania, andato in onda sul canale YouTube di OA Sport, condotto da Dario Puppo, è stato ospite Massimiliano Ambesi, giornalista di Eurosport, che ha spiegato quelle che saranno nel concreto le modifiche previste dalla WADA per il 2027, anche in funzione del caso Sinner.
Si parte dal caso Sinner: “La sostanza per cui è stato trovato positivo Jannik Sinner non ammette che, qualora venga riscontrata una colpa lieve o una negligenza lieve, ci sia una pena inferiore ad un anno, perché è una sostanza non specificata. Questo l’abbiamo ripetuto più volte, ormai lo avrete capito senza nessun tipo di problema. Che cosa cambierà nel 2027? Non tanto che la sostanza andrà in un’altra categoria, ma che qualsiasi caso di contaminazione per qualsiasi sostanza potrebbe, dopo tutta una fase probatoria, essere sanzionato con la reprimenda, perché viene meno il vincolo dell’anno come pena minima. Adesso la normativa prevede che quando tu sei positivo per una sostanza non specificata, e questa tua positività non dipende da una contaminazione che possa essere alimentare o di un farmaco, della sostanza, il minimo che tu possa prendere è un anno. Dopodiché un’altra norma, quella precedente, la 10.6.1 prevede che la sostanza specificata, qualora ci sia colpa lieve o negligenza, possa ammettere una pena che parte dalla reprimenda ed arriva a 2 anni. Riassumendo, oggi la condotta per cui Sinner è sotto arbitrato non prevederebbe una pena minima ad un anno, perché non è una contaminazione né alimentare né da utilizzo di farmaco e riguarda una sostanza non specificata, quindi si trova in una situazione in cui nessuna delle due norme, la 10.6.1 e la 10.2, possono essere applicate. Dal 2027 una situazione come quella di Sinner rientrerà nella casistica della norma 10 6.2, e cioè qualsiasi contaminazioni di qualsiasi tipo sostanza specificata o non specificata non fa differenza“.
Non ci saranno grandi variazioni per Sinner: “Che cosa cambia nella vicenda attuale di Sinner? Secondo me poco niente, e mi spiego: Sinner non è stato scagionato in virtù di quelle norme lì, è stato scagionato in virtù della norma 10.5, in base alla quale il tribunale scelto da ITIA ha sancito che la condotta di Sinner non rientrava tra quelle per cui è sempre ravvisabile una colpa, una negligenza, seppure lieve, quindi non rientrando quella condotta tra quelle che richiedono quel tipo di elemento soggettivo, Sinner è stato scagionato per mancanza di colpa o negligenza, cioè il processo di arbitrato di Sinner verte su quella norma lì e sulla rilevanza della condotta di Jannik Sinner, quindi se la tua domanda è ‘Che cosa cambia da un punto di vista della norma della legge scritta per Sinner?’, io ti dico: ‘Niente’“.
Non è stato il caso Sinner a portare a queste modifiche: “Poi c’è un altro discorso da fare, che è molto più ampio, legato al perché si è arrivati a questo cambio della normativa, che entrerà in vigore dal 2027. La domanda che qualcuno mi ha posto è: ‘È Sinner il motivo?’, la mia risposta è: ‘No, non è Sinner il motivo’. Questo processo di revisione del codice, necessario, è iniziato nel 2023 ed ha avuto vari step. Adesso è stata divulgata una bozza che potrebbe essere anche quella definitiva. Mi auguro di no, perché ci sono tanti punti su cui mettere mano, e questa bozza prevede appunto l’allargamento delle situazioni da contaminazione, e lo prevede perché i casi sono molteplici, svariati, con dinamiche diverse. O ti metti a fare un elenco di tutto quello che possa rientrare o meno, o ad un certo punto la metti da parte e parli di contaminazione in generale, quindi compresa quella di Sinner, che è una contaminazione inconsapevole, involontaria, determinata dall’assunzione di quella sostanza da una terza persona per uso personale, cioé siamo veramente oltre, quindi il processo di revisione del codice era scontato che arrivasse a questo punto. Non si mette mano però, e questo per me è sorprendente, a quella chiamiamo nota esplicativa, che va ad indicare quali sono quelle condotte per cui cui ci sarà sempre e comunque una colpa, una negligenza minima. Rimangono quelle che che venivano elencate in precedenza, e per determinare quei casi in cui può venir meno la colpa e la negligenza si utilizza sempre la medesima terminologia, e cioè situazioni eccezionali, al di fuori della normale comprensione. Il tribunale scelto da ITIA ha ritenuto la situazione di Sinner conforme a quel dettato normativo, quindi per me ci sta che sia stato, come più volte ho spiegato, ritenuto non colpevole. Io ritengo che all’interno di WADA ci siano chiaramente orientamenti diversi, ce n’è uno molto rigido, molto severo, e ce n’è un altro che probabilmente ha capito quanto queste situazioni non siano più controllate e quindi vadano regolate in maniera differente. Qualcuno dirà: ‘Però WADA il ricorso l’ha fatto contro Sinner e contro altri no’. Vero, carta canta, quindi è così, e la domanda che ci si pone è: ‘Cosa potrà cambiare in sede di arbitrato alla luce di questo sviluppo?’. Bisognerà vedere quali saranno le argomentazioni portate da WADA per smontare la difesa di Sinner. Io onestamente non mi aspetto WADA col coltello tra i denti, proprio per via della direzione che si sta prendendo, poi toccherà gli arbitri decidere, facendo una serie di ragionamenti. E’ ovvio che, normativa alla mano, Sinner può essere scagionato solo per l’articolo 10.5, e cioè dire: ‘La tua condotta, esente da colpa e negligenza, non è una condotta tipizzata, non è presente nel codice in alcuna maniera, neanche dalle note esplicative è prevista’. Qualora non andasse bene, la partita si sposterà sulle norme 10.6.1 e 10.6.2, però, come ho detto, non rientrerebbe. Lì si apre tutto un altro discorso, relativo all’utilizzo della sostanza, o meglio del medicinale in cui era contenuta la sostanza, e quella è tutta un’altra partita“.