Ha senso parlare di “generazione di fenomeni” analizzando la storia della staffetta 4×100 stile libero maschile degli ultimi quattro anni? Ha senso eccome perchè mai una squadra azzurra ha colto così tanti podi e si è presa così tante soddisfazioni, soprattutto a livello mondiale e, ovviamente anche in Europa. Quella composta da Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Leonardo Deplano, Manuel Frigo, Thomas Ceccon e Paolo Conte Bonin rischia di essere una delle storie più belle di sempre del nuoto italiano perchè è salita su tutti i podi dal 2020 in poi e lo ha fatto anche più volte, inanellando una serie incredibile medaglie consecutive che non ha eguali.
Prendendo in considerazione gli eventi (Giochi Olimpici, Mondiali in vasca lunga, Europei in vasca lunga e Mondiali in vasca corta) quella conquistata alla Duna Arena questa sera è la nona medaglia consecutiva ottenuta dalla staffetta veloce italiana, escludendo ovviamente l’Europeo di quest’anno a Belgrado dove l’Italia non era presente. La serie ha preso il via proprio a Budapest, all’Europeo in lunga di maggio 2021 che vide gli azzurri salire sul terzo gradino del podio. Podio da dove la squadra italiana seguita in particolare dal tecnico Claudio Rossetto non è più scesa: argento all’Olimpiade di Tokyo 2021, argento al Mondiale in corta di Abu Dhabi 2021, bronzo al Mondiale di Budapest 2022, oro all’Europeo di Roma 2022, oro e record del mondo al Mondiale di Melbourne 2022, argento al Mondiale di Fukuoka 2023, argento al Mondiale di Doha 2024, bronzo ai Giochi olimpici di Parigi 2024 e argento oggi al Mondiale in vasca corta di Budapest.
Una storia bellissima colorata di azzurro che ha in Alessandro Miressi il punto di riferimento, presente in tutte le occasioni, che ha in Thomas Ceccon un altro motore insostituibile, che però stasera mancava all’appello ed ha in tre elementi, Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo un concentrato di qualità ed energia che si mkoltiplica quando c’è da gareggiare per la squadra e in palio c’è qualcosa di importante. Mentre Deplano e Zazzeri si sono prese non poche soddisfazioni a livello personale, tra medaglie e finali olimpiche, Manuel Frigo è il vero uomo squadra di questa staffetta e anche oggi si è confermato atleta di livello eccelso, finalizzatore sopraffino e difficilmente battibile nel testa a testa conclusivo: il nuotatore che tutti vorrebbero in staffetta.
Questa generazione di fenomeni è composta da atleti ancora molto giovani. Tutti, nessuno escluso, potranno puntare a Los Angeles, molti magari anche a Brisbane ma per le prossime stagioni sono in arrivo rinforzi importanti. che già hanno avuto modo di mettersi in mostra sia negli eventi internazionali giovanili, sia ai campionati italiani. Il nome sulla bocca di tutti è quello di Carlos D’Ambrosio, che va forte sia nei 100 che nei 200 stile libero: classe 2007, già in azzurro sia a Parigi sia a Budapest e in costante crescita. Potrebbe essere lui il riferimento della nuova generazione.
Gli altri tre nomi “caldi” della nouvelle vague della velocità azzurra sono quello di Lorenzo Ballarati, portacolori dell’Aniene e classe 2006, oro nei 50 agli Europei juniores 2023 e 2024 e doppio oro anche nella staffetta 4×100 stile, argento nei 100 e bronzo nei 50 ai Mondiali juniores 2023, di Davide Passafaro, anche lui dell’Aniene, classe 2006, argento nei 100 stile e bronzo nei 50 stile all’Europeo juniores 2023 e doppio oro in staffetta e quelli di Mirko Chiaversoli, anche lui classe 2006 del Team Centro Italia, due volte oro nella staffetta 4×100 stile libero agli Europei juniores. Con questi ricambi il pensiero di vedere ancora a lungo la 4×100 stile libero italiana protagonista ad altissimi livelli non è campato in aria. Nel frattempo non resiata che applaudire questo splendido gruppo che non tradisce mai in una specialità dove i fenomeni non mancano.