Ci potrebbe essere un cambio di regolamento molte importante a partire dal 1° gennaio 2027 sul fronte dell’antidoping. La WADA sta infatti studiando una modifica del codice mondiale, in particolar modo per quanto concerne i casi di positività derivanti da pratiche involontarie. Al momento si tratta soltanto di una proposta e la bozza è in fase di studio, ma è molto probabile che i commi emersi nelle ultime ore entrino in vigore tra un paio di anni.
Ricordiamo che Jannik Sinner è risultato positivo al Clostebol in occasione dei controlli eseguiti il 10 e il 18 marzo: 86 picogrammi per millilitro nel primo caso e 76 nel secondo. L’ITIA ha assolto il giocatore italiano per assenza totale di colpa o negligenza, ma la WADA ha fatto ricorso al TAS e dunque si andrà a processo, ma l’atleta non verrà ascoltato prima di martedì 11 febbraio 2025. L’azzurro aveva sostenuto che la positività fosse la conseguenza di messaggi eseguiti dall’allora suo fisioterapista Giacomo Naldi, che aveva precedentemente assunto il Trofodermin (uno spray contenente il Clostebol) acquistato in Italia dall’allora preparatore atletico Umberto Ferrara.
A partire dal 2027, però, ci dovrebbero essere delle novità: non si parlerà più di “prodotto contaminato”, ma si utilizzerà la voce “fonte di contaminazione”. Nella bozze del nuovo codice c’è un punto che sembra calzata a pennello sulla situazione di Sinner, visto che sembra descrivere proprio la sua casistica: “L’esposizione alla sostanza proibita che era stata usata o posseduta da una terza persona, sia attraverso il contatto diretto dell’atleta con la terza persona oppure attraverso il contatto con oggetti toccati o maneggiati dalla terza persona“. La norma sembra contraddire il ricorso presentato dalla WADA al TAS: se tra un paio di anni si intende adottare quella norma non ha molto senso andare a Losanna per discutere quanto successo a Sinner tra la primavera e l’estate del 2024.
A maggiore ragione considerando il fatto che nel 2027 dovrebbe essere introdotta una modifica riguardante i livelli di concentrazione minimi al di sotto dei quali la presenza di una sostanza proibita non sarà considerata doping e dunque non sarà punita. I valori di Clostebol riscontrati a Sinner sono davvero infinitesimali, dunque anche questa norma potrebbe assolvere Sinner se fossimo nel futuro.
Tra l’altro Oliver Niggli, direttore della WADA, aveva dichiarato un paio di settimane fa a L’Equipe: “Oggi esiste un problema di contaminazioni. Non è che ce ne siano più di prima, è che i laboratori sono più efficienti nel rilevare le quantità infinitesimali. Questa cosa va gestita. Apriremo un tavolo di lavoro. Le quantità sono così piccole che puoi contaminarti facendo cose banali, ma la realtà è che sentiamo tante storie e capisco il pubblico, pensa che siamo ingenui, che ci beviamo tutto. È un problema. Se volessimo semplificarci la vita, potremmo fissare delle soglie e non vedere tutti questi casi. La domanda è: siamo pronti ad accettare il microdosaggio? Dove ci fermiamo?”.