Finito nell’album dei ricordi il primo giorno di batterie dei Mondiali di nuoto in vasca corta a Budapest (Ungheria). La Duna Arena è stata teatro di sfide molto interessanti, che vale la pena raccontare, con tanta Italia presente nella piscina della capitale magiara.
Bene con le staffette. Tra le donne il quartetto formato da Sofia Morini (52.71), Sara Curtis (51.30), Chiara Tarantino (52.58) e da Emma Virginia Menicucci (53.27) ha stampato il miglior tempo delle heat (3:29.86), non lontano dal record italiano del 2014 a Doha (3:29.48). Le nostre portacolori proveranno a fare meglio dal punto di vista cronometrico e a portarsi a casa una medaglia, considerando che altre squadre potrebbero inserire delle atlete ben più qualificate nell’atto conclusivo. Alle spalle della compagine tricolore hanno concluso la Germania (3:30.27) e gli Stati Uniti (3:31.16), indiziati per fare la differenza in serata.
Secondo tempo, invece, per la squadra maschile che cercherà di difendere il titolo mondiale di Melbourne 2022. Gli azzurri, detentori anche del primato del mondo di 3:02.75, hanno concluso la loro prova in 3:05.40 e si dovrà fare meglio se si vorranno battere gli USA (3:05.20). L’apertura di Alessandro Miressi non è stata eccelsa in 46.32, mentre bene Leonardo Deplano in 46.01 lanciato. Non eccezionali Lorenzo Zazzeri (46.77) e Manuel Frigo (46.01). Da considerare per il podio il Brasile (3:06.77), la Polonia (3:06.88), l’Australia (3:07.02) e la squadra degli atleti neutrali (3:07.04). Elimina la Cina.
Nei 50 farfalla donne è arrivato lo straordinario record del mondo dell’americana Gretschen Walsh (24.02), mettendo in soffitta il primato storico della svedese Therese Alshammer (24.38). Bene Silvia Di Pietro, entrata in semifinale con il sesto tempo di 25.16. Eliminata Elena Capretta (18ª in 25.81). Nella medesima distanza dominata dallo svizzero Noè Ponti in 21.53 (record dei campionati), vicinissimo al suo record del mondo di 21.50, Michele Busa ha centrato l’obiettivo della qualificazione in semifinale con il 12° tempo in 22.28.
Nei 200 misti uomini Alberto Razzetti si candida per una medaglia, visto il secondo tempo delle heat di 1:52.21, alle spalle dell’americano Shane Casas (1:51.52). Una gara molto aperta, che risente dell’assenza del fuoriclasse francese Leon Marchand. Nella stessa distanza tra le donne, Chiara Della Corte ha chiuso con il decimo crono di 2:08.29 e non ha centrato il pass per l’atto conclusivo. La migliore è stata la britannica Abbie Wood (2:05.16).
I 400 stile libero non sono la gara di Simona Quadarella e la romana ha evidenziato le sue classiche difficoltà nel trovare il ritmo fin dalle prime bracciate, non riuscendo a recuperare dopo un avvio molto problematico. La chiusura in 4:04. 08 (tredicesimo tempo dell’overall) non le ha permesso di entrare nell’atto conclusivo. Una finale dove si prevede il duello tra la canadese Summer McIntosh (3:57.55) e l’australiana Lani Pallister (3:57.97).
Niente semifinale per Giulia D’Innocenzo. L’azzurra ha concluso le batterie dei 100 dorso in 57.82 ed è rimasta esclusa dalla top-16. L’ultimo crono utile sarebbe stato 57.52 della cinese Zheng Huiyu. Serviva il personale all’azzurra per proseguire nell’avventura e così non è stato. Pronostici rispettati se si parla della leader, ovvero l’americana Regan Smith. La detentrice del primato del mondo è stata la migliore in 55.86, unica ad abbattere il muro dei 56″ stamane.
A chiusura di giornata, nelle serie lente dei 1500 stile libero uomini, Luca De Tullio ha ottenuto il terzo posto in 14:28.44, sbriciolando il personale di 4″. Le heat hanno visto il duo tedesco composto da Florian Wellbrock (14:17.27) e da Sven Schwarz (14:22.29) svettare. Vedremo se questi tempi saranno tali da regalare il podio a De Tullio, ma sarà complicato, viste le presenze nella serie 1 dell’ungherese Zalan Sakany (tempo di accredito di 14:23.31), del tunisino Ahmed Jaoudi (tempo di accredito di 14:24.68), del francese Damien Joly (tempo di accredito di 14:28.86) e del russo Kirill Martynychev (tempo di accredito di 14:25.24).