Max Verstappen ha conquistato il quarto titolo mondiale consecutivo di Formula Uno, chiudendo i conti già a Las Vegas con due Gran Premi d’anticipo al termine di una stagione dai due volti. L’olandese della Red Bull ha dominato infatti la scena nel primo scorcio del campionato, potendo usufruire della macchina più competitiva in griglia, per poi dover battagliare ad armi pari (o spesso e volentieri con un mezzo inferiore alla concorrenza) con gli altri top team dal GP di Miami in poi.
A conti fatti il grande sconfitto del 2024 è stato Lando Norris, che non è riuscito a completare il lungo inseguimento nei confronti del suo amico/rivale neerlandese lasciando per strada troppi punti a causa di errori e di una gestione rivedibile da parte del muretto box papaya. Il britannico ha concesso un’intervista al The Telegraph, in cui ha voluto smentire la teoria (caldeggiata dallo stesso Verstappen) secondo cui il nativo di Hasselt avrebbe vinto questo Mondiale anche guidando la McLaren: “No, assolutamente no. Voglio dire, nessuno nella storia della Formula 1 ha mai rimontato da un deficit delle dimensioni di quello che avevo io. Nessuno. Mai. E in passato ci sono state delle oscillazioni delle prestazioni delle vetture anche molto più ampie di quelle attuali. Il vantaggio che avevano loro all’inizio della stagione era molto più grande di quello che abbiamo avuto noi dopo“.
Sulla grande delusione post-Interlagos, quando ha perso l’ultima occasione per giocarsi il titolo: “Non ho dormito per i primi due giorni. Quindi penso di essere stato sveglio tipo 36-40 ore di fila. E questo probabilmente ha peggiorato ancora le cose. Quando si è stanchi, si è più lunatici, quindi è una sorta di doppio effetto. Ero seduto a casa da solo. Probabilmente sarebbe stato meglio se fossi stato con i miei amici. Ma loro non vivono a Monaco. Anche loro hanno una vita e sono impegnati a fare altre cose. E io sono un gran pensatore, quindi per tutto il volo di ritorno, per tutta la settimana, ho pensato e ripensato a tutto. Cosa avrei potuto fare di diverso? Perché ho fatto così? Perché non ho fatto questo? Cominci a pensare a tutti gli scenari per i quali ti incolpi e tutto questo genere di cose. Penso troppo e questo ha avuto un peso maggiore nei giorni successivi. Non è stato un periodo facile“.
“Quest’anno sono stato più performante rispetto al 2023. La mia progressione è stata superiore a quella delle ultime stagioni. Penso che dalla pausa estiva ho commesso ancora qualche errore, non fraintendetemi. Ma tutti commettono errori di tanto in tanto, anche i campioni del mondo. Credo comunque di essermi comportato al livello necessario“, aggiunge il 25enne di Bristol.