Chissà se Ducati ha scelto, oppure se alla fine la scelta l’ha subita. Mercoledì scorso è giunta l’ufficialità della promozione di Marc Marquez nel Factory Team 2025. La dinamica è figlia soprattutto della contemporanea decisione di Jorge Martin di legarsi ad Aprilia e di Enea Bastianini di trasferirsi in Ktm.
Insomma, la Casa di Borgo Panigale è passata dall’imbarazzo della scelta alla scelta imbarazzante. Tre erano i candidati per fare da compagno di squadra a Francesco Bagnaia, ma due hanno preferito prendere altre strade, lasciando il cerino in mano all’azienda bolognese, quasi costretta ad affidare una Desmosedici nuova di zecca al meno gradito del terzetto.
Inutile girarci attorno, Ducati non voleva Marquez tra i piedi. Nell’autunno 2023, il suo trasferimento è stato figlio dell’iniziativa del Team Gresini. Il rendimento dello spagnolo, la crisi di Marco Bezzecchi e la forte concorrenza di due Case rivali, capaci di attirare a sé Martinator e Bestia, hanno di fatto obbligato chi di dovere a consegnare le chiavi di una GP25 a El Trueno de Cervera.
Una bella vittoria personale per il trentunenne iberico, che potrà sfidare Pecco Bagnaia a parità di mezzo. Non vale neppure la pena di scomodare la metafora dei due galli nello stesso pollaio. Qui ci sono due leoni pronti a sfidarsi per il dominio della MotoGP, con il più anziano che non ha nessuna intenzione di rassegnarsi alla crescita del più giovane.
Ducati avrà il suo bel daffare a gestire tutto ciò, ma dovrà farlo, così come può fare buon viso a cattivo gioco. Dopotutto, si viene a formare una sorta di Dream Team. Tra Marquez e Bagnaia si mettono assieme 8 titoli mondiali. Pardon, almeno 8. Potrebbero anche essere 9, da qui al 2025…