Forse mai come in questo periodo l’Italia ha di che sorridere nel novero tennistico. E si sta preparando, potenzialmente, per un mese di novembre come, in chiave tricolore, non se ne sono mai visti nella storia. Perché non ci sono solo i ranking assoluti a premiare i tennisti tricolori, ma anche le Race, cioè le graduatorie che si basano sul singolo anno e qualificano per le varie Finals.
Partiamo dal settore maschile. Quasi superfluo rimarcarlo: Jannik Sinner dominava la Race verso Torino già dall’inizio dell’anno, ed ora il suo primato è ben più che saldo con 5300 punti. L’aggiunta del numero 1 nella classifica assoluta è semplicemente la conferma di quello che sta succedendo da ottobre 2023: il tennista più continuo e forte del mondo in questo momento è lui, ed adesso lo certificano anche i numeri. Ci sono 9525 punti per lui, e sarà sull’erba di Halle che per la prima volta lo vedremo in campo da leader globale. Per lui l’approdo a Torino, nei fatti, non è una questione e non lo sarà almeno per un paio di lustri, se tutto andrà bene.
Passando al settore femminile, invece, la situazione si sta facendo davvero bella per Jasmine Paolini. Lo era già da Dubai, perché dopo aver vinto quel WTA 1000 la sua classifica era schizzata in alto, nel novero di coloro passibili di lotta per giocare il torneo delle migliori otto a Riyadh (luogo che, com’è noto, ha dato adito a un numero di polemiche non indifferente). Ma quanto realizzato al Roland Garros, con la finale, fa sì che non solo sia settima nella classifica assoluta, ma anche quinta nella Race, con 3010 punti e più di 1200 di vantaggio sulla nona, l’ucraina Marta Kostyuk. In altre parole, quest’anno la toscana è la migliore dopo il quartetto delle Big Four, Swiatek-Sabalenka-Rybakina-Gauff.
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Quanto al doppio maschile, due finali Slam valgono tanto, anzi tantissimo, per Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Dopo il Roland Garros, infatti, la finale raggiunta consente loro di essere quarti nella Race, con 3910 punti e un margine di 2305 sui noni, gli argentini Maximo Gonzalez e Andres Molteni. In pratica, un’assicurazione molto elevata sull’accesso alle Finals. Non solo: Vavassori festeggia il suo ingresso nella top ten della classifica ufficiale, con 4875 punti e un vantaggio di 200 su Bolelli (che è undicesimo perché devono ancora equalizzarsi in maniera completa i punteggi dei due, avendo iniziato a fare coppia reale meno di 12 mesi fa).
Infine, il doppio femminile. A Jasmine Paolini e Sara Errani mancano ancora pochissime centinaia di punti per entrare nella top ten ufficiale, ma quella che hanno già conquistato è legata alla Race, dove anzi sono seconde dietro alle sole Hsieh/Mertens, leader senza dubbio alcuno in questo 2024 e con le quali si sono giocate uno dei più bei match dell’anno, a Melbourne nel terzo turno. Il margine di vantaggio sulla coppia nona in classifica, quella tutta USA formata da Bethanie Mattek-Sands e Sofia Kenin, è di quasi 1600 punti. In altre parole, per le Finals il margine è molto interessante.