Doveva essere una prima parte di VNL aggressiva quella dell’Italia nei progetti di Ferdinando De Giorgi e tutto è andato come sperava il tecnico azzurro con sette successi su otto partite e l’unica sconfitta subita contro i campioni olimpici della Francia al termine del primo match disputato a Ottawa dagli azzurri.
Il pass olimpico è ormai cosa fatta e anche la presenza alla Final Eight di VNL è obiettivo molto vicino ad essere centrato dalla squadra di De Giorgi che attende con ansia l’ultimo slot di gare per poter festeggiare il duplice successo. Nel frattempo si fanno un po’ i conti di quanto visto finora.
La squadra azzurra ha vinto e convinto ma soprattutto è il panorama attorno a confortare in qualche modo gli azzurri. E’ vero che tante formazioni, soprattutto quelle già qualificate, stanno affrontando questa VNL con uno spirito sbarazzino, senza prestare troppa attenzione ai risultati, ma è anche vero che nessuno appare imbattibile e la vittoria sugli Stati Uniti dal punto di vista psicologico può aver dato la spinta giusta a Giannelli e compagni in vista di una possibile sfida a Parigi con la squadra americana.
Lo stesso Brasile tornato nelle mani di Bernardinho è squadra forte ma non insuperabile: insomma l’Italia arriverà (dando per scontata la qualificazione) con grande consapevolezza nelle sue potenzialità all’appuntamento a Cinque Cerchi e può consolidare questo status con una buona Final Eight di VNL, anche se quello è sicuramente un obiettivo secondario di questa stagione.
Quello che si era visto a Rio de Janeiro è sostanzialmente stato confermato in Canada. C’è un solido starting seven, con Romanò che, dopo alcune buone prestazioni in Brasile, ha giocato a corrente alternata in Canada ma offrendo comunque prove convincenti, anche se solo a sprazzi. Bovolenta contro la Francia, ad esempio, è stato solo in parte decisivo con l’ingresso in corsa e Porro è stato utilizzato meno che in Brasile. Magari l’ultimo slot, dovessero arrivare le due qualificazioni in anticipo, potrebbe servire a De Giorgi per definire le gerarche non solo tra chi parte titolare ma anche tra chi sarà destinato alla panchina nell’avventura olimpica.
La certezza è che alcuni fondamentali come muro e difesa ma anche contrattacco funzionano molto bene in casa Italia. Sulla continuità al servizio e in ricezione si può ancora lavorare e De Giorgi non lascerà certo nulla al caso in questi fondamentali, a partire già dal prossimo slot di gare e soprattutto dalla settimana di allenamenti che le precederà.