I numeri parlano da soli. In 2 mesi il bilancio è di 50 sequestri per mancata copertura assicurativa, 5 automobilisti fermati con patente scaduta, 10 automobilisti al volante senza mai avere conseguito la patente di guida, addirittura 254 persone alla guida di veicoli con revisione scaduta. Da giugno, con la piena operatività del sistema “targasystem”, transitare impuniti per il territorio comunale con veicoli e documentazione non in ordine è diventato quasi impossibile.
Certo che il quadro che ne esce, sulle abitudini di chi si mette alla guida, è davvero desolante e dovrebbe aprire a profonde riflessioni. Numeri oltretutto sottodimensionati, visto che le violazioni non possono essere accertate da remoto, ma solo nell’immediatezza e con gli agenti in servizio e sul posto. Tutto questo è l’effetto dell’investimento fatto dall’amministrazione per dotarsi di un sistema di videosorveglianza con oltre 130 videocamere e 12 varchi di lettura targhe.
La maggior parte delle violazione è stata riscontrata lungo la Ss 16 Adriatica, anche se non sono mancate quelle lungo le strade interne che portano ai Comuni limitrofi. Certo, ci sono automobilisti di passaggio, ma consistente è anche la quota di residenti in zona.
«Su indicazione della nostra amministrazione» dice il sindaco Elvy Bentani «che è avvenuta prima dell’intervento della Cassazione in materia obbligatorietà dell’omologazione degli strumenti per la rilevazione della velocità, da circa un anno è stata sospesa l’attività di controllo della velocità, iniziando così da utilizzare il nuovo sistema di videosorveglianza per le contestazioni immediate alle violazioni di omesse revisioni e mancate coperture assicurative.
L’utilizzo a pieno regime è potuto però avvenire solamente a inizio di giugno, dopo l’installazione della cartellonistica che correttamente segnala agli automobilisti che il territorio di Solesino è totalmente videosorvegliato.
I risultati ottenuti sono stati di gran lunga superiori a quanto prospettato. Quello che ci lascia sbalorditi è il dato dei sequestri a seguito di mancate coperture assicurative, che attesta obiettivamente la bontà dei controlli e la frequenza molto elevata degli stessi».
Il mastodontico impianto di sorveglianza è stato da sempre un cavallo di battaglia di Bentani che nel suo primo mandato aveva subito sospeso l’uso vessatorio dello “Scout speed” e da un anno ha rimosso le telecamere T-Red all’altezza dell’incrocio semaforico “Al Cason” che è stato sostituito dalla rotatoria. «I nostri vigili urbani stanno svolgendo un ottimo lavoro sul territorio» aggiunge Bentani parlando del proprio comando composto dal comandante Cesare Basso e da 5 agenti «si stanno distinguendo per abnegazione, dedizione e spirito di servizio.
Questo straordinario lavoro è stato possibile innanzitutto grazie all’utilizzo tecnologica del nuovo impianto di videosorveglianza che sta dimostrando tutta la sua utilità ed efficacia. C’è poi da evidenziare l’impegno di tutti gli agenti e del comandante Basso che ha dettato procedure trasparenti, fattibili e omogenee».
