IL TEMPO (L. PES) - Lanciato da Mourinho , voluto da De Rossi, valorizzato da Juric e atteso da Ranieri , che ora è pronto a goderselo. A vent'anni Pisilli ha già convinto tutti, compreso il ct azzurro Spalletti che lo ha convocato in nazionale già in due occasioni da inizio campionato. Anche sabato nel match vinto col Lecce il suo ingresso in campo nella ripresa ha cambiato l'inerzia della gara regalando alla Roma nuove energie e segnando il terzo gol della serata sotto la Sud. Proprio lì dove un anno fa aveva segnato il primo contro lo Sheriff Tiraspol in Europa League. Lo ha aspettato Ranieri, che aveva sentito eccome la sua mancanza nella gara con l' Atalanta , nomimandolo più volte come assenza chiave. Ora lo ha ritrovato e la sensazione è che Pisilli possa scalare le gerarchie e prendersi una maglia da titolare in una Roma che con il centrocampo a tre, nel secondo tempo della sfida con i pugliesi, ha dimostrato di funzionare al meglio. Lui, intanto, sorride e tranquillizza tutti sul rinnovo. I contatti vanno avanti serenamente e la volontà comune è quella di trovare un accordo per andare avanti insieme. Senza fretta né pressioni, perché se c'è una cosa che non manca al classe 2004 giallorosso è la consapevolezza. «Ho ancora un anno e mezzo di contatto con il club. Non c'è nessun problema, se ne parla e ne riparleremo. Il mio futuro? È prestissimo per dirlo, devo dimostrare partita dopo partita il mio livello e se sarò all'altezza potrò rimanere qui. Poi si vedrà»