VISTARINO. Si è aperto mercoledì, subito con un rinvio (dovrà cambiare la composizione del collegio giudicante) il processo a Paolo Blanchetti. È il 35enne che era titolare, all’epoca dei fatti, della casa per anziani “Villa delle Rose” di via Fermi a Vistarino finita sotto sequestro a fine 2022 per maltrattamenti agli anziani ospiti: in tutto secondo la procura a subire maltrattamenti erano stati 11 anziani. Spicca però una delle parti civili, ovvero il sindacato pensionati Spi-Cgil.
Il sindacato: «non vogliamo soldi»
«Sicuramente vogliamo essere parte del processo perché venga chiarita questa vicenda - spiega il segretario provinciale Riccardo Panella -. Ma è anche una costituzione simbolica, perché vogliamo ribadire che siamo in campo per la tutela di tutti gli anziani presenti nelle case di riposo».
Il processo, con le accuse a vario titolo tutte da dimostrare di maltrattamenti e minacce, però la Cgil spiega da subito «che non siamo parte civile per motivi economici, anche dovessimo ottenere un risarcimento lo daremo alle famiglie coinvolte in questa vicenda - aggiunge Panella -. Uno degli obiettivi che ci ha portato alla costituzione di parte civile è anche quello di tenere alta l’attenzione sul tema delle case famiglie per anziani. Chiediamo da tempo alla Regione una regolamentazione maggiore, ora sono in una zona grigia dove basta l’autorizzazione del sindaco. Purtroppo ci sono stati casi di cronaca che hanno portato alla ribalta situazioni dove gli anziani ospiti non erano trattati a dovere. E anche nelle Rsa autorizzate ci sono spesso problemi di carenza di personale, che continuiamo a segnalare».
La vicenda
Durante l’udienza preliminare la difesa di Blanchetti (avvocate Marina e Cristina Scotti) aveva chiesto il patteggiamento. Una richiesta a cui si era opposta la procura, con la pm Giuliana Rizza, e che ha trovato conferma anche di fronte alla gup Daniela Garlaschelli.
La vicenda è quella dei presunti maltrattamenti all’interno della struttura per anziani di Vistarino, che era stata sequestrata nel dicembre 2022. Nei capi di imputazione si parla di violenze fisiche ma soprattutto psicologiche, di anziani insultati e umiliati perché non riuscivano a mangiare o a lavarsi, ma anche non alimentati in maniera adeguata o lasciati senza terapie. Secondo l’accusa, il titolare avrebbe mantenuto la struttura in precarie condizioni igieniche, ospitato anziani non autosufficienti pur sapendo che le norme glielo vietavano.
La struttura era stata sequestrata a dicembre 2022. Oltre a Blanchetti erano state indagate anche due operatrici della struttura. In udienza preliminare una ha patteggiato 20 mesi (pena sospesa), mentre l’altra sempre in udienza preliminare è stata assolta con formula piena. Sono parte civile oltre alla Cgil (avvocati Federica Ramaioli e Alberto Ghidoni), anche tre famiglie con gli avvocati Lorenzo Perotti, Sara Pozzi e Francesca Vaccina. —
