PAVIA, A Sanremo quest'anno sono in missione speciale, come dei veri e propri agenti segreti. Dopo aver condotto il Prima Festival lo scorso anno, questa volta gli Autogol (i pavesi Alessandro Iraci, Michele Negroni e Rollo Trolli, influencer con quasi 4 milioni di follower su Instagram), si cimentano in una nuova avventura sanremese, portando una ventata di novità.
Speciale Sanremo: tutte le notizie sul Festival
Un progetto di cui sono autori loro stessi (insieme all'amico Carlo Negri) e che li vede protagonisti di un surreale viaggio tra imitazioni e parodie sul Festival ma soprattutto su quanto gira intorno a questa enorme kermesse. “Gli Autogol - Missione Sanremo” è un format che è disponibile su RaiPlay e ha quattro episodi. Andrà in onda anche sabato 17 febbraio alle 9.30 su Rai2 con uno speciale che ripercorre le peripezie incontrate dai comici durante la settimana sanremese.
Si rinnova il vostro rapporto con Amadeus e il Festival...
«Sì, è stata una notizia quasi dell'ultimo minuto anche per noi, ci ha fatto piacere che sia stato proprio Amadeus a chiamarci. In un mese abbiamo messo a punto il programma, è stata una corsa faticosa ma ce l'abbiamo fatta e ora le quattro puntate sono visibili su RaiPlay. Nella prima abbiamo cercato di far riammettere all'ultimo momento una nostra canzone a Sanremo, "Voglio tornare negli anni 2000", dopo aver saputo che Amadeus l'aveva bocciata. Abbiamo inscenato anche un sit-in di protesta ed esposto cartelloni».
Quindi eventi inventati da voi ma che avrebbero anche potuto essere veri e che in qualche modo rispecchiano tutto quanto gira intorno a Sanremo...
«Esattamente. Ad esempio in un'altra puntata portiamo con noi un ragazzo qualunque, agghindato e tatuato come una star, scoprendo che tutti lo fermano per chiedergli un autografo. Perché a Sanremo in questi giorni tutti possono diventare divi per una settimana... Andremo anche alla ricerca di nuovi sosia e coinvolgeremo i fans per far loro ottenere un appuntamento col proprio beniamino».
Come si presenta Sanremo in questi giorni?
«Vive con apprensione la kermesse, tutti sono a caccia di selfie e di autografi. Qualcosa di folle, in senso positivo, che abbiamo visto accentuarsi sempre più negli ultimi anni. E' come se ci fosse una Notte Bianca di una settimana».
E che dite del Fantasanremo? Partecipate anche voi?
«No, noi non lo facciamo, anche perché siamo già superstressati dal Fantacalcio... non ce l'avremmo fatta ad aggiungere anche questa tensione emotiva! Però complimenti ai ragazzi che l'hanno inventato, è un bel modo di far seguire il festival in maniera più partecipata».
Sanremo secondo voi è il Festival del pubblico già brizzolato oppure ha recuperato anche i giovani?
«E' un Festival trasversale, diciamo che è un po' di tutti e questo lo si percepisce molto stando qua. E' chiaro che i nomi storici sono circondati da tanto affetto, ma c'è grande entusiasmo anche per gli artisti più giovani. Prendiamo Geolier, che addirittura ha aperto una pizzeria provvisoria dove accoglie i fans ed è sempre pienissima! A Sanremo arriva anche la trap, con il linguaggio che piace ai ragazzi, ma quella che non dà spazio ai messaggi un po' borderline».
Proviamo a fare qualche pronostico... Chi vincerà secondo voi?
«Qua si fa il nome di Annalisa che, tra l'altro, è ligure e quindi gioca in casa. E meriterebbe forse anche per le sue grandi hit estive e per il bel lavoro compiuto negli ultimi anni. Però naturalmente ci sono anche tanti altri candidati alla vittoria. Siamo curiosi anche noi».
Daniela Scherrer
