PAVIA. L’hanno ritrovata a Barcellona. Arianna Sberna, la donna di 49 anni che abita a Pavia in viale Partigiani, è viva. Il consolato italiano a Barcellona l’ha localizzata in una comunità religiosa della città catalana dove vive insieme ad altre persone in difficoltà economiche. Sembra che la donna trascorra le giornata in città a svolgere lavori saltuari e rientri in comunità per i pasti.
I funzionari del consolato hanno chiamato i genitori a Pavia e stanno cercando di metterli in contatto con una donna che, comunque, sembra non abbia la minima intenzione di rientrare in Italia. Del resto ha già trascorso diversi mesi in giro per l’Europa, oltre alla Spagna è stata localizzata anche in Francia e in Inghilterra. Della scomparsa di Arianna Sberna si era occupata più volte anche la trasmissione televisiva «Chi l’ha visto?».
L’ultima telefonata risale al dieci novembre scorso dal posto di polizia di un piccolo paese spagnolo al confine con la Francia. Poi Arianna Sberna ere scomparsa nel nulla. Quel lontano giorno di novembre aveva chiamato una zia per spiegare che qualcuno le aveva rubato la borsa che conteneva documenti, denaro e soprattutto il telefono cellulare con il quale teneva i contatti con l’Italia. Ed erano stati gli stessi poliziotti spagnoli a «prestarle» il telefono fisso. Poi il nulla, il buio assoluto. Da quel giorno nessuno aveva più sentito Arianna Sberna e i genitori, il padre Giuseppe e la mamma Brigida Manganaro, avevano iniziato a temere che le fosse successo qualcosa di molto grave.
In genere la donna, che girava i paesi europei per svolgere lavori saltuari nei ristoranti, si faceva viva una volta ogni due o tre giorni. Dal 10 novembre invece il silenzio assoluto. A metà novembre i genitori si erano presentati alla caserma dei carabinieri di San Pietro in ciel d’oro dove avevano sporto denuncia di scomparsa. I militari avevano atteso ancora qualche giorno nella speranza che Arianna Sberna si facesse viva. Ma, non avendo ricevuto altre notizie, avevano inserito il nome della donna pavese tra le persone da ricercare nei paesi dell’accordo Schengen. Una ricerca a livello europeo che, sino a pochi giorni fa, non aveva ottenuto risultati.
Il papà e la mamma, sempre più disperati, si erano rivolti anche alla trasmissone televisiva di Rai 3: «Chi l’ha visto?» ma senza fortuna. In redazione non erano arrivate segnalazioni di avvistamenti sino alla telefonata a Pavia del consolato italiano a Barcellona. —
