MUGGIA. A un mese esatto dall’inizio del Carnevale muggesano, che quest’anno spegnerà le settanta candeline, il vicesindaco e assessore al Carnevale, alla Cultura e al Turismo, Nicola Delconte, traccia un bilancio di quanto fatto sinora ma soprattutto di quello che riserverà il 2024. Riguardo ai due anni passati «è stato fatto un grande lavoro in ogni settore – ha spiegato Delconte –. Sul fronte della cultura, mostre e altre iniziative sono sempre state orientate a garantire spazio agli artisti locali di grande valore che abbiamo. Per il turismo una svolta importante è stata dettata dalla stretta collaborazione con PromoTurismoFvg, mai avviata prima ed essenziale per la promozione di Muggia. Basti pensare ai numeri straordinari fatti segnare dall’infopoint. Ma voglio ricordare anche altre collaborazioni come quella con il castello, la casa Beethoveniana e anche con il Gal, per la parte enogastronomica. E poi c’è il Carnevale, che merita un capitolo a parte».
Tra un mese parte la 70esima edizione del Carnevale: quali sono le novità previste?
«Saranno tre le novità principali. Premetto che continua la scelta importante avviata lo scorso anno, di riportare il Carnevale alla sua essenza, al valore che riveste per i muggesani in termini di cultura, appartenenza e tradizione. Come prima novità daremo attenzione ai bambini, con l’animazione in piazza e il ritorno del ballo delle bambole, che per tanti anni non è stato fatto e che sarà organizzato nella palestra Pacco. Una seconda novità riguarderà l’ulteriore valorizzazione delle nostre bande cittadine, che rappresentano storia e identità del territorio. E che, grazie al sostegno del Comune, venerdì, sabato e lunedì terranno un concerto di un’ora in piazza. La terza novità sarà di lunedì, con una serata dedicata alle donne e con il Ballo della Colombina, che avrà anche l’obiettivo di veicolare un messaggio, quello del rispetto e dell’amore verso l’universo femminile. Più in generale sarà un’occasione per ribadire che il rispetto, verso chiunque, non deve mancare mai, tanto più in un momento di festa e divertimento come il Carnevale».
Sul fronte cultura, Muggia nel 2024 continua i festeggiamenti del centenario del suo teatro comunale: quali sono le idee per continuare a contribuire al suo sviluppo?
«Il Teatro Verdi lavora con la prosa ufficiale, quella dialettale, che è molto importante, e con gli spettacoli per i bambini, oltre a tutto lo spazio curato dal mondo dell’associazionismo. All’interno di questi ambiti c’è anche il cinema. Il teatro è sempre stato anche “Cineverdi” e ho voluto fortemente riattivarlo. Purtroppo ci sono delle limitazioni nella programmazione perché la struttura non ha un impianto, che costerebbe 80 mila euro, ma comunque l’offerta finora è sempre stata molto apprezzata. I festeggiamenti continuano, anche con una grande stagione di prosa con nomi molto conosciuti, vedi Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi, solo per citare alcuni attori che arriveranno a Muggia».
A Muggia hanno sede due importanti musei: il Carà e quello Archeologico. Ci sono dei progetti per garantirne maggiormente la fruizione?
«Sul Carà nel 2024 riceveremo dalla Regione 250 mila euro, già assegnati, per un’ampia ristrutturazione, che porterà finalmente anche alla fruizione della grande terrazza, mai utilizzata finora. Sul Museo archeologico abbiamo chiesto 200 mila euro come fondi Pnrr. Puntiamo a renderlo accessibile ai disabili. È una vergogna che nel corso degli anni non si sia fatto nulla per abbattere le barriere. Inoltre la mia idea è di passare da un concetto di museo statico e fisico a uno di museo diffuso e all’aperto, dai ruderi sott’acqua a Lazzaretto a quelli di Muggia Vecchia, passando per il castelliere di Elleri e altri siti».
Nonostante Muggia sia raggiunta da un numero sempre maggiore di turisti, scarseggiano i posti letto di tipo alberghiero. Come mai?
«Registriamo un grande aumento di b&b e affittacamere (oltre 60), ma più della metà della tassa soggiorno arriva dall’unico grande albergo presente, che si trova a Porto San Rocco. Manca un certo tipo di ricettività, però il Comune su questo non può agire. Può continuare a rendere Muggia sempre più appetibile, incentivando così l’interesse da parte di privati a investire. Muggia negli ultimi due anni è in costante crescita e lo certificano chiaramente i dati forniti dall’infopoint di PromoTurismoFvg e quelli del Delfino Verde, che ci hanno mostrato come sempre più turisti scelgono la nostra splendida città».
