Zocca. «Un vandalismo gratuito e inutile». Così Mirko Corsi, autista della linea Vignola-Zocca, ha definito l’atto vandalico compiuto venerdì in orario serale presso il deposito degli autobus di Zocca. Qualche armadio rotto, muri imbrattati e la porta di ingresso scassinata ma nessun danneggiamento ai mezzi: questo il bilancio dei danni. Le scritte sui muri e sugli armadi “viva Albania” hanno indirizzato i sospetti degli autisti su una banda di ragazzi di origine albanese, anche se non ci sono ulteriori indizi che portino ad un’accusa certa. «Hanno agito prima che l’ultima corriera rientrasse – racconta l’autista Mirko Corsi – dunque, intorno alle ore 20. Sapevano benissimo che non avrebbero trovato nulla, se non alcune attrezzature per gli autobus, quindi, immagino abbiano voluto lanciare un segnale. Hanno solamente scassinato gli armadietti a disposizione di noi autisti e rotto qualche anta, prima di imbrattare i muri con alcune scritte. Sinceramente non ho particolari sospetti e nessuno dei colleghi con cui ho parlato mi ha raccontato di aver discusso con qualcuno ultimamente». I vandali hanno anche derubato una delle auto degli autisti, riuscendo ad accaparrarsi solamente un kit di primo soccorso e poco altro. L’auto, parcheggiata nel deposito, era stata lasciata aperta dal proprietario che l’ha poi ritrovata con gli sportelli socchiusi. I vandali hanno agito con apparente tranquillità, ad un orario ancora serale e in una zona centrale del paese, senza considerare che il deposito si trova esattamene di fronte alla caserma dei carabinieri di Zocca. Uno degli autisti afferma poi di aver ritrovato vari mozziconi di sigaretta appena spenti proprio fuori dalla porta scassinata.
