«Sto tornando a casa. Sono stanca». Così ha risposto l’anziana di 87 anni al carabiniere capo equipaggio che, vedendola camminare nel buio a lato della statale Pontebbana, si era avvicinato per chiederle cosa facesse e se avesse bisogno di aiuto.
Ma quelle parole, seppur pronunciate in modo tranquillo, non hanno convinto il militare.
Come appreso poi, la donna stava girovagando da ore. Disorientata e senza meta, nonostante l’intento fosse di tornare verso la propria abitazione a Pordenone.
Un incontro provvidenziale quello con la pattuglia dei carabinieri che ha evitato conseguenze potenzialmente gravi. Erano le 23. 20 quando una pattuglia dei carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Sacile, impegnati in un posto di controllo per la circolazione stradale e la prevenzione dei furti, hanno incrociato la donna all’altezza del bar “Al Caminetto”. Camminava nel buio lungo la statale. Indossava un cappotto e un cappello di lana, ma il freddo pungente della notte riusciva lo stesso a penetrare sotto gli indumenti. A quell’ora la temperatura si aggirava intorno agli 0° gradi.
Ai militari aveva detto che stava andando a casa, ma casa era nella direzione opposta rispetto a quella dove stava andando. E, ben più preoccupante, aveva già percorso 7, 5 chilometri. Intuito che qualcosa non andava, è stata accompagnata all’auto di servizio e invitata a sedersi per scaldarsi e riposarsi. Il suo telefonino era senza batteria ed è stato necessario ricaricarlo per poter riuscire a parlare con il figlio, preoccupato per non averla vista rientrare a casa.
L’uomo ha riferito che la madre era uscita da sola nel pomeriggio, senza dire niente e senza avvisare nessuno delle sue intenzioni. Per quanto avesse provato a raggiungerla telefonicamente, il cellulare risultava sempre spento, perché nel frattempo si era scaricato. In preda al panico, aveva quindi contattato altri familiari e iniziato autonomamente le ricerche, già temendo il peggio.
Quello che non sapeva (e che non avrebbe potuto immaginare) è che la donna aveva avuto la fortuna di passare casualmente proprio davanti ad una pattuglia di Carabinieri, impegnati nei controlli.
Così, dopo aver parlato con i militari ed essere stato tranquillizzato sulle condizioni di salute della madre, si è precipitato a Fontanafredda a riprenderla, ringraziando di cuore i militari per il soccorso prestato.
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