Un percorso deludente e un cambio di passo che non c’è stato. Volendo, potremmo descrivere così la stagione di Alejandro Davidovich Fokina, numero 61 del mondo. Il venticinquenne tennista iberico, infatti, è reduce da un’annata piuttosto deludente (costellata da un record negativo di 22 sconfitte e 18 successi) in cui nulla è girato a dovere. La mancanza di continuità unita a qualche problemino fisico e ad un gioco non sempre brillante, hanno caratterizzato non poco la carriera di un atleta che lungo il proprio cammino è arrivato ad occupare anche la ventunesima posizione del ranking maschile (nell’agosto del 2023).
Per l’atleta originario di Rincón de la Victoria, dunque, è arrivato il tempo di correre ai ripari e di provare a rimettersi in carreggiata. Probabilmente, va interpretata in tal senso la scelta di interrompere il rapporto con l’ex numero 7 ATP, Fernando Verdasco, e di affidarsi – secondo il quotidiano spagnolo d’informazione sportiva “Marca” – alle cure tecniche del duo composto da Felix Mantilla e David Sanchez. Va da sé, naturalmente, che il nome di Mantilla sia legato per sempre alla sua impresa epica del ‘2003 quando riuscì a battere Roger Federer nella finale degli Internazionali di Roma.
Sanchez, invece, aveva già seguito Davidovich durante la fase finale della stagione. Il tennista iberico e il suo nuovo staff tecnico uniranno le forze già a partire dal torneo di Hong Kong e, successivamente, sul cemento blasonato dell’Australian Open. Considerate le premesse di cui sopra, per il buon Alejandro la prossima annata tennistica potrebbe essere quella decisiva. Fallire ancora, infatti, significherebbe rinunciare definitivamente alle ambizioni di un ranking ben più gratificante. Un vero peccato per uno dei tennisti più istintivi e divertenti da guardare (quando è in giornata, ça va sans dire) del circuito.