Sono state duemilanovecento e novanta le domande presentate dai cittadini per ottenere uno dei 290 posti barca messi a bando dal Comune in città. Una valanga di richieste, conseguenza di anni di stop alle nuove assegnazioni.
Lunedì scorso si è concluso dicembre si è concluso il tempo disponibile per partecipare al bando.
Le 390 nuove concessioni sono suddivise in 10 aree omogenee corrispondenti ai sestieri di Venezia Centro Storico e Isole: 108 Cannaregio, 75 Castello, 32 Dorsoduro, 46 Murano, 37 Burano, 31 Lido, 10 San Marco, 32 Giudecca, 8 San Polo, 11 Santa Croce.
Il bando era stato aperto lo scorso 10 ottobre e le domande arrivate in Comune sono state all’incirca 2.400, ridotte a 2.290 eliminando quelle plurime, delle quali la maggior parte di persone fisiche e circa una cinquantina da parte di onlus.
Ogni partecipante poteva scegliere fino ad un massimo di 2 aree omogenee, quella di residenza più una eventuale seconda. La domanda poteva essere presentata solo se non in possesso di altra concessione, sia per l’istante che per il nucleo familiare.
«Questo bando era molto atteso, per assegnare i 390 posti disponibili che si aggiungono ai circa 6. 300 già affidati nei vari anni», spiega l’assessore al Traffico Acqueo Michele Zuin, «gli uffici hanno effettuato una minuziosa mappatura dei canali della Città, per dare le disponibilità di spazi più ampie possibili a coloro che hanno partecipato. Entro circa 60 giorni saranno redatte le 10 graduatorie a cui seguirà la convocazione negli uffici del Comune per rilasciare le concessioni acquee da diporto».
Dalle istanze pervenute, si possono estrarre i seguenti dati: 2270 le domande redatte da residenti, 86 quelle di non residenti; 46 quelle presentate da onlus; 1245 barche tipiche in legno, 695 tipiche non in legno, 462 barche diverse; 517 barche a remi, 1885 a motore di cui 290 ibridi o elettrici.
Si apre ora la fase istruttoria, che verrà sovraintesa da una commissione, nella quale dovranno essere vagliati i punteggi ottenuti e verificati i titoli dichiarati da parte dei richiedenti.
Sulle graduatorie istruite, si procederà con la verifica di eventuali posizioni ex aequo attraverso una estrazione pubblica per ottenere le 10 graduatorie finali, una per ciascuna area omogenea.
Dopo la pubblicazione delle graduatorie si potrà procedere con l’avvio dell’ultima fase, ovvero della chiamata degli aventi diritto per l’assegnazione della concessione acquea, previa verifica del possesso del natante dichiarato.