Una frazione di secondo. Tanto è bastato perché la provincia di Treviso giovedì 12 dicembre segnasse la sua settantesima vittima della strada da gennaio. Sergio Piva, 87 anni, stava percorrendo la Schiavonesca, a Riese, era a pochi metri da casa quando si è scontrato frontalmente contro il furgone Amazon che procedeva in senso opposto. Un impatto violentissimo che ha fatto cappottare lo spedizioniere e semidistrutto la Yaris dell’ottantasettenne sbalzato dalla portiera, morto sul colpo.
Lo schianto è avvenuto sul lungo rettilineo della provinciale, nel tratto tra Riese e Altivole, poco oltre la Baita degli Alpini. Erano passate le 11 da una manciata di minuti. Sergio Piva, che vive poco distante, stava probabilmente facendo ritorno a casa quando ha incrociato il furgone grigio che procedeva in senso opposto, forse per tornare al deposito di via Miniato.
Non è chiaro se alla base dell’incidente vi sia stata una manovra del furgone, o un’invasione di corsia dell’anziano, lo stabiliranno i rilievi della polizia locale di Riese che si occupa dell’incidente. Certo solo l’impatto, praticamente frontale, che ha strappato la ruota anteriore sinistra del furgone e distrutto la parte frontale dell’utilitaria dell’87enne.
Mentre il furgone si ribaltava finendo fuoristrada, quel che restava dell’auto di Piva di bloccava poco distante a pezzi, il corpo dell’anziano senza vita. Inutile anche l’airbag, pur esploso.
«Ho sentito un botto tremendo», ha raccontato una donna che vive ad alcune centinaia di metri dal luogo dell’incidente. Si è precipitata in strada, e come lei altri nella zona dando l’allarme. Sul posto l’ambulanza del 118 e l’elisoccorso decollato da Treviso, più i vigili del fuoco. Ci si immaginava il peggio, quando i medici sono arrivati sul posto la conferma.
I soccorsi si sono concentrati così sull’autista del furgone di Amazon, D.G., classe ’96, origini straniere ma residente Riese Pio X. Il 28enne è stato recuperato dal mezzo grazie all’aiuto dei vigili del fuoco e trasportato in ospedale a Castelfranco non in pericolo di vita, l’elisoccorso è decollato dalla Schiavonesca lasciandosi sotto la scena dell’ennesima tragedia della strada della Marca.
La Schiavonesca è rimasta bloccata per circa tre ore per permettere prima le operazioni di soccorso, poi i rilievi e le manovre per liberare le corsie dai detriti e dai due mezzi coinvolti. In strada, man mano che passavano i minuti, l’arrivo di molti residenti, tanti dei quali conoscevano bene Piva, che in zona era anche soprannominato Baldin, “menda” di famiglia storica della zona.
Ai rilievi ora il compito di capire se tutto sia nato da una manovra del furgone, o se l’incidente possa essere stata anche causato da uno sbandamento della utilitaria dell’anziano.
«Basta morti sulla strada» lamentava giovedì una donna. La lista si allunga di settimana in settimana. Nelle ultime due, ben dieci vittime.