Pont Canavese
I primi fischi delle locomotive per il trasporto dei nuovi binari sulla tratta tra Rivarolo e Pont Canavese non sono passati inosservati nei Comuni lungo il percorso e hanno segnato il tanto atteso avvio degli interventi per l’elettrificazione della linea ferroviaria. Dopo i sopralluoghi, sono in partenza i lavori per la sostituzione delle rotaie.
Dopo anni di abbandono e gli atti vandalici che a inizio anno hanno coinvolto l’adiacente deposito degli autobus Gtt, la stazione di Pont Canavese, capolinea della tratta, comincia a cambiare volto e così le altre della zona. Sono iniziati lunedì 9 i lavori di pulizia lungo i binari e i primi interventi per la sostituzione delle rotaie preesistenti con i binari che consentiranno il passaggio dei nuovi treni a partire dal marzo del 2026. Si sono mossi, dunque, con il trasporto dei binari, i primi passi dei lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria che vedrà nuovamente Pont Canavese come capolinea della tratta verso Torino e che va fino a Chieri.
Non solo Pont, ma anche Favria, Valperga e Cuorgnè hanno visto e percepito l’avvio dei lavori dopo che nell’ultimo mese si sono susseguiti i sopralluoghi per la sicurezza. A confermare l’esecuzione degli interventi è il consigliere regionale e presidente della Commissione trasporti Mauro Fava: «L’opera è partita, si vede e si sente. Dopo i sopralluoghi, terminati nei giorni scorsi in tutte le stazioni della tratta, nella giornata di ieri, martedì 10, è partito il trasporto dei binari per avviare la sostituzione di quelli antecedenti con quelli adatti all’elettrificazione della linea ferroviaria. La sostituzione dei binari prenderà tutto il 2025 e, a mano a mano che verranno cambiati, prenderanno il via gli interventi sulla parte elettrica. Nel 2026, da marzo in avanti, finalmente potremo tornare a viaggiare in treno tra Rivarolo e Pont Canavese. Si comincerà con un numero di corse giornaliere tra le 8 e le 10, che poi aumenteranno con il ripristino del servizio».
La stazione di Pont Canavese tornerà a nuova vita anche dal punto di vista estetico: «I vagoni abbandonati al capolinea, lì da almeno 15 anni, saranno portati via non appena ci saranno i nuovi binari. I macchinari per il trasporto dei vagoni, infatti, non erano compatibili con le attuali rotaie. Presto l’area sarà ripulita».