Proprio mentre i poliziotti della Squadra mobile lo fermavano per perquisirlo, sul suo telefono cellulare è arrivata la telefonata di un cliente affezionato che lo contattava per l’acquisto di alcune dosi.
Il ragazzo, un cittadino albanese di 22 anni che risulta incensurato, era ben fornito e pronto ad accontentare le richieste del cliente: in casa i poliziotti gli hanno trovato infatti circa 400 grammi di cocaina. Per questo, d’intesa con il pubblico ministero Giovanni Zorzi, i poliziotti lo hanno portato in cella a Santa Maria Maggiore per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e ieri mattina il giudice per le indagini preliminari (Gip), Carlotta Franceschetti, ha convalidato l’arresto confermando la misura degli arresti domiciliari in carcere. Il 22enne è difeso dall’avvocato Marco Marcelli.
L’operazione della squadra mobile di Venezia, che probabilmente teneva sotto controllo il ragazzo già da un po’, è scattata giovedì scorso. Gli agenti hanno fermato il presunto spacciatore a ridosso di dove abitava, un appartamento vicino all’istituto Dante Alighieri lungo via Matteotti, che attraversa il centro della Riviera. Una casa che gli serviva come base d’appoggio, ma nella quale non risulta avere la residenza. Un aspetto che la Squadra mobile sta approfondendo in queste ore.
La perquisizione personale ha dato esito negativo: all’apparenza il 22enne era pulito. Ma ai poliziotti è bastato superare la soglia del portoncino di casa e rovistare un po’ in giro per trovare quel che sospettavano di trovare. Nel complesso sono stati sequestrati circa 400 grammi di cocaina: 30 grammi già suddivisi in dosi pronte per essere smerciate e vendute, e 370 grammi ancora confezionati. Sequestrati anche 2000 euro, ritenuti il provento dello spaccio. Il ragazzo non ha fornito particolari spiegazioni. E anche ieri mattina, davanti al giudice per la convalida dell’arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Quattrocento grammi di cocaina non sono certo una piccola quantità: il 22enne era inserito in una organizzata filiera del traffico e dello spaccio di droga, gestita da connazionali.
Come fosse organizzata la filiera e quali fossero le principali piazze di smercio al dettaglio è ciò che ora dovranno cercare di ricostruire, nel proseguo delle indagini, i poliziotti della Squadra mobile veneziana.