Un’overdose di cantieri. E molti posti-auto in meno in seguito ai lavori (concomitanti) in via Manzoni, Boccaccio, piazza De Amicis, via Carducci e chi ne ha più ne metta. Eppure, la secolare Fiera di Sant’Andrea di Gorizia ha iniziato decisamente con il piede giusto.
Si è vista folla in città sin dal mattino, a dimostrazione che si tratta di un appuntamento classico che non stanca mai. L’abbinata giostre/mercato degli ambulanti si è rivelata ancora un volta vincente. Peraltro, quella di quest’anno è e sarà un’edizione speciale perché, accanto alla riconferma della location di piazza vittoria, è stata introdotta la novità del piazzale Donatori di Sangue, oltre ad altre piccole revisioni logistiche di dettaglio. Già, perché lo spazio è quello che è, con lavori (soprattutto di riasfaltatura) che si effettuano in ogni dove. Ecco perché qualcuno ha definito ironicamente, quella di quest’anno, la “fiera della resistenza”.
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Soddisfatto l’assessore comunale ai Grandi eventi, Luca Cagliari. «Credo che l’esordio sia stato davvero molto positivo. La Fiera era affollata sin dal mattino, anche se i bilanci li potremo tracciare a manifestazione conclusa».
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Perfettamente concorde il consigliere comunale delegato al Commercio Alessio Zorzenon. È stato lui, assieme all’assessore comunale alla Polizia locale Francesco Del Sordi e agli uffici, a “disegnare” la nuova planimetria della manifestazione. «Ho visto con piacere un gran movimento in città. La dislocazione delle bancarelle mi sembra azzeccata, anche se sarà mia cura confrontarmi con i rappresentanti degli ambulanti per, eventualmente, adottare qualche miglioria di dettaglio, se dovesse essere necessario. Non è stato facile far convivere giostre e bancarelle, visto lo spazio a disposizione che è diventato più ristretto in seguito ai tanti cantieri aperti. Ma occorre avere pazienza: a breve, c’è l’inaugurazione di Go!2025 e la città deve presentarsi con il vestito migliore».
Molto suggestiva e carina la cerimonia di accensione delle luminarie che si è svolta davanti al teatro Verdi. A renderla ancor più calda e suggestiva sono stati i bambini del coro di voci bianche GoReMi e della formazione della scuola primaria Župančič.
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Hanno intonato alcuni canti, seguiti da un’ampia cornice di pubblico. Il “padrone di casa” è stato il sindaco Rodolfo Ziberna che ha voluto, accanto a sé, il primo cittadino di Nova Gorica Samo Turel. «Questa - le sue parole - è sempre stata una festa transfrontaliera. E ho visto molte persone arrivare dalla Slovenia».
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Ziberna, accompagnato da altri rappresentanti dell’amministrazione comunale e dall’assessore regionale Sebastiano Callari, ha quindi consegnato il pulsante dell’accensione delle luminarie ai bambini. Dopo il countdown, sono stati loro a dare l’avvio ufficiale al Dicembre goriziano. —
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