Rimangono in carcere i tre ladri albanesi arrestati lunedì sera dai carabinieri al termine di un inseguimento culminato con un incidente frontale sulla rotatoria a Olmi di San Biagio, dopo che avevano messo a segno una serie di furti tra Ceggia e Salgareda.
Si tratta di Hajri Cala (alias Hajri Xhemalaj), 35 anni, Mikel Allamani, 46 anni, e Maringlen Lepuri, 25 anni, tutti di fatto senza fissa dimora (difesi dall’avvocato Fabio Crea).
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Il giudice delle indagini preliminari, Piera De Stefani, giovedì mattina, ha convalidato l’arresto e disposto che i tre albanesi siano rinchiusi nel carcere di Santa Bona. Due i motivi della decisione di non concedere una misura meno afflittiva del carcere, come richiesto dalla difesa: il pericolo di fuga in Albania e di reiterazione del reato, mettendo a segno altri furti.
Sei i capi d’accusa che la procura contesta ai tre albanesi. Tre furti, un tentato furto, il porto abusivo d’arma (un coltello, ndr) e la resistenza a pubblico ufficiale.
I tre albanesi, assieme ad un quarto complice che è riuscito a sfuggire alla cattura, avevano iniziato alle 17 la loro serata di ordinaria follia, rubando le targhe di un autoveicolo parcheggiato in strada a Cessalto, per apporla sulla Mercedes a bordo della quale si spostavano per mettere a segno i furti. I primi furti sono stati commessi a Ceggia: uno da Fioravante Veronelli dove rubavano gioielli da 10mila euro e un altro da Aurelie Agnes Josette Martinez da dove portavano via gioielli, orologi e un paio di chiavi di un’auto.
Il terzetto si è poi spostato a Salgareda dove ha tentato il furto da Manuela Caliman in via Soldati. Furto fallito perché il figlio della proprietaria li sorprendeva mentre entravano in casa.
A tradire i tre ladri sono stati i “targasystem” che segnalavano ai carabinieri il passaggio dell’auto dei ladri nei vari Comuni. Fondamentale è stata la segnalazione immediata del proprietario della macchina da cui erano state rubate le targhe da apporre sulla Mercedes.
Prima era stata segnalata a Cessalto nei pressi dell’A4, poi in rapida successione dalle 19 in poi tre volte in diversi varchi a Noventa ed in un paio di varchi a Salgareda prima di essere intercettata da una pattuglia a San Biagio di Callalta. È a quel punto che è iniziato un inseguimento terminato alla rotonda di Olmi con lo schianto contromano contro l’automobile guidata da una donna, rimasta ferita in modo fortunatamente lieve.
Tre dei quattro albanesi del commando di ladri erano riusciti, dopo l’incidente, a scappare nei campi circostanti ma due di loro sono stati bloccati dai carabinieri. Un quarto è riuscito a scappare e a far perdere le sue tracce. Dei tre albanesi attualmente in prigione, soltanto il più giovane è incensurato. Gli altri due avevano alle spalle dei precedenti specifici.
Con ogni probabilità il procedimento si sposterà ora in tribunale a Venezia, competente per territorio in quanto i primi due furti sono stati commessi a Ceggia, in provincia di Venezia.