Giovani in prima linea per la Capitale europea della cultura. In ambito musicale e nel contesto cinematografico. Sono due iniziative autonome, slegate una dall’altra ma che lanciano lo stesso messaggio: superare i confini. Soprattutto quelli mentali che resistono ancora fra le due Gorizie.
Partiamo da Giovanni La Marra, goriziano, 18 anni compiuti da poco e allievo della scuola Go Music. Si è reso perfettamente conto dell’occasione costituita dalla Capitale europea della cultura e ha voluto dare il suo contributo, scrivendo una canzone intitolata “Oltre i confini”. «Ho deciso di non restare in disparte. Ho sentito il bisogno di contribuire lanciando il mio messaggio personale. Così è nata questa canzone. È un brano che ho voluto scrivere per celebrare l’importanza dell’unione tra i popoli, divisi solo da confini immaginari. Con questo pezzo, che ho voluto “consegnare” in originale all’assessore comunale alla Cultura Fabrizio Oreti, voglio parlare a tutti coloro che non riescono a vedere il potenziale che esiste nei giovani, spesso criticati ingiustamente. “Oltre i confini” è un inno contro l’odio, l’intolleranza e la discriminazione che, purtroppo, ancora caratterizzano la nostra società. Nel mio piccolo, attraverso questa canzone, desidero trasmettere un messaggio di amore universale, un valore che sembra sempre più carente nel mondo d’oggi. Sono pronto a suonarla durante la Capitale. L’unione, la comprensione e la fratellanza sono fondamentali per costruire un futuro migliore, e credo che eventi come Go!2025 possano davvero fare la differenza».
Giovanni dice di attendere «con grande entusiasmo» quella che sarà «l’esperienza straordinaria dell’anno prossimo». E ricorda la sua recente partecipazione al Giffoni film festival, manifestazione capace di radunare giovani da ogni parte del mondo e che è diventata fonte d’ispirazione per la sua creazione. «Là, l’aggregazione e la fratellanza sono i veri protagonisti: si respira un’atmosfera di apertura e collaborazione dove tutti si mettono in gioco per esprimere al meglio se stessi. Questo deve essere Go!2025».
Oreti ha voluto incontrare subito La Marra. «È un giovane che ha capito il potenziale e le che può fornire ai giovani la prima Capitale europea della cultura transfrontaliera. Può diventare un testimonial di Go!2025 e la mia volontà è di utilizzare la sua canzone in alcuni eventi del prossimo anno, per lanciare il messaggio che i confini, qui, li abbiamo abbattuti. Sono i giovani che porteranno il testimone di ciò che sta accadendo ora e che segnerà un cambio di rotta positivo per gli adulti di domani».
Corre in parallelo un’altra iniziativa che vede protagonisti i giovani. Si svolgerà lunedì dalle 9.30 alle 13 al Kulturni Dom. La consigliera di Parità Anna Limpido, assieme agli studenti tirocinanti dell’Università di Udine (parliamo del Dams cinema), presenterà, in anteprima assoluta, il tributo per Go!2025 proiettando il cortometraggio, da lei scritto e diretto, “Donne a Nordest – I confini non esistono” volto ad esaltare il valore del lavoro femminile, nella specialità delle donne del confine goriziano, quale strumento non solo di emancipazione ma anche di lotta contro la dipendenza dalla violenza. Presenti, in teatro, alcune donne protagoniste del cortometraggio per un dibattito aperto con gli studenti.
Il tutto avverrà in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Oltre che dalla consigliera di Parità regionale Anna Limpido, l’evento è promosso assieme a Voce Isontina e al Polo liceale Slataper. Sarà una mattinata di incontri artistici, di confronto e riflessione. Grazie alla presenza del questore di Gorizia, Luigi di Ruscio, e dell’Arma dei Carabinieri ci si soffermerà sui profili della devianza insita nella violenza di genere.
I giovani studenti si esibiranno in coreografie, musiche strumentali e corali per unirsi al valore simbolico del 25 novembre perché questi fenomeni criminosi possano calare con maggiore consapevolezza e sensibilità collettiva.
Da rammentare come gli studenti della sede goriziana dell’Università di Udine, sono e saranno impegnati nei due laboratori di turismo culturale denominati “Cult lab” e organizzati dall’Ateneo friulano in collaborazione e con il sostegno del Comune di Gorizia. Il primo ha avuto già luogo, il secondo si concentrerà sul tema “Documentare la cultura: luoghi, memorie, eventi” e sarà aperto a venti studenti universitari e avrà la durata di 20 ore. Le attività previste si propongono di trasmettere competenze utili per realizzare prodotti audiovisivi sull’identità territoriale di Gorizia e del territorio che la circonda, in ottica 2025.