Dopo l’Irpef e le tariffe di piscina e casa di riposo (quest’ultima solo per gli ospiti non residenti nel capoluogo) aumentano anche le tariffe degli scuolabus. La manovra di fine anno del Comune, in vista dell’approvazione del bilancio previsionale 2025 che andrà in aula venerdì prossimo, va a colpire diversi settori e numerose famiglie.
SCUOLABUS
Le tariffe degli scuolabus, dall’anno scolastico 2025/2026, saliranno del 15%. «Sono ferme dal 2010», spiega il vicesindaco e assessore al bilancio, Paolo Gamba. «Ma allora i costi del carburante e del personale erano decisamente inferiori». Dal 2010 al 2024, come si legge nella delibera di giunta del 12 novembre che vara i rincari, l’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie, operai e impiegati ha visto un incremento complessivo di circa il 30%. Il Comune ha deciso di contenere gli aumenti del trasporto scolastico al 15%.
La tariffa piena, per intero anno scolastico, passerà così dagli attuali 227 euro a 261. Invariata la fascia di esenzione: non pagheranno lo scuolabus le famiglie con indice Isee inferiore a 8 mila euro.
È stata inoltre introdotta la categoria “utenti non residenti in comune di Belluno”: per questi studenti è previsto il pagamento della tariffa piena, senza esenzione legata all’Isee.
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Infine, ogni anno il Comune si accolla i costi di due uscite con il pulmino per classe, se effettuate all’interno del territorio comunale. Rimarranno, «ma dovranno essere rendicontate, nel senso che vogliamo capire dove si svolgono queste uscite», conclude Gamba. Le gratuità saranno concesse esclusivamente entro i limiti di quanto stanziato nel relativo capitolo del bilancio di previsione.
MENSE SCOLASTICHE
Invariati, invece, i costi dei pasti nelle mense scolastiche per le famiglie. Il servizio costa 5,88 euro più Iva, ma il Comune copre una parte consistente della cifra e il costo finale va quindi in base all’Isee della famiglia.
A settembre le famiglie pagheranno la stessa cifra che pagano oggi (da 1,22 a 6,12 euro negli asili, da 3,67 a 6,12 euro alle elementari e alle medie), ma anche in questo caso è stata introdotta una tariffa per bambini e ragazzi che non sono residenti in comune di Belluno: per mangiare a scuola i loro genitori pagheranno la tariffa piena (6,12 euro), come le famiglie bellunesi con Isee superiore a 15 mila euro e senza, dunque, la compartecipazione del Comune alla spesa.
Per il personale scolastico il pasto rimarrà gratuito: i costi sono a carico di Palazzo Rosso.
GLI ALTRI AUMENTI: IRPEF
Come detto, i servizi scolastici non sono gli unici che subiranno dei rincari dal prossimo anno. Il Comune con l’approvazione del bilancio previsionale cambierà l’Irpef, che dal 2025 prevederà un’aliquota unica dello 0,80%.
I contribuenti colpiti dagli aumenti sono quelli che hanno un reddito fra 12 e 28 mila euro, gli altri pagano già quest’anno lo 0,80%. Gli aumenti, come mostra la tabella, vanno da 9,60 euro all’anno a 22 euro all’anno per quei cittadini con un reddito di 28 mila euro.
Il Comune ha però ampliato la fascia di esenzione: non pagherà l’addizionale comunale chi ha un reddito annuo inferiore a 12 mila euro.
PISCINA
Aumenti anche in piscina, sia degli ingressi singoli che degli abbonamenti, fra il 12,5 e il 19%. Gli ingressi singoli alla piscina di Lambioi passeranno dai 7,5 euro attuali a 8 euro per gli over 16, da 6,5 euro a 7 euro per gli associati Csen-Aics e da 5,5 a 6 euro per gli under 16.
Se si guarda invece agli abbonamenti, si passerà da 56 a 60 euro (+16%) per i 10 ingressi interi degli over 16 e da 51 ai 60 euro (+17,6%) per gli associati Aics. Per gli abbonamenti semestrali interi, gli utenti pagheranno 170 euro invece dei 150 euro attuali per arrivare ai 450 euro al posto dei 400 odierni (incremento pari al 12,50%) per l’abbonamento annuale famiglia.
Anche gli abbonamenti ridotti aumenteranno, a partire dal 1° gennaio 2025: invece degli attuali 42 euro, gli under 16, gli over 65 e i diversamente abili ne pagheranno 50 (+19%) per 10 ingressi. Un paio di euro in più si registreranno, invece, per le tariffe delle singole lezioni per i corsi di nuoto. L’adeguamento era stato chiesto da Sportivamente Belluno che aveva fatto più proposte al Comune. Questa è quella che Palazzo Rosso ha approvato.
CASA DI RIPOSO
In casa di riposo, infine, la società che la gestisce (Sersa) ha chiesto un adeguamento delle tariffe che interesserà solo gli ospiti non residenti nel capoluogo. I residenti avevano già dovuto sopportare aumenti tariffare, nel 2022.
La maggiorazione prevista da gennaio 2025 sarà di 2 euro al giorno se gli anziani sono già ospiti della struttura, 6 se euro per i nuovi pazienti. Nessun aumento per gli anziani residenti a Belluno. I non residenti senza la quota sanitaria, infine, pagheranno 100 euro al giorno invece degli attuali 80,90.