Piovono 76 emendamenti sul disegno di legge 28 “Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore nautico regionale”. Nessuno di giunta, pochi della maggioranza, sono soprattutto le opposizioni a chiedere correttivi. Non per ostruzionismo, ma per dare il loro appoggio alla norma, che si appresta oggi ad andare verso un’approvazione a maggioranza più ampia di quella che sostiene l’esecutivo regionale, grazie all’apertura della giunta, in particolare dell’assessore Sergio Emidio Bini a recepirne alcuni, ritenuti cruciali dall’opposizione. Insomma si profila un’approvazione che rasenta l’unanimità – pressoché scontato solo il no di Furio Honsell (Open) perché «non si può far svolgere alla Regione il mero ruolo di contributificio» e in particolare è «inaccettabile» l’ok a un «regolamento che dà 350 euro all’anno ai pensionati con Isee sotto i 15 mila euro e nel contempo a contributi fino a 100 mila per l’acquisto di natanti delle società private». Il sì non è arrivato ieri perché la virtuale “campanella” di fine seduta è suonata prima dell’esame dell’ultimo articolo della legge. Probabile che la dotazione finanziaria della legge salga, in conseguenza degli emendamenti approvati, a 2,7 milioni per il biennio 2025-26.
Un tavolo permanente di studio volto a sviluppare il settore nautico e l’economia blu, una convenzione con università e enti di ricerca per mappare l’economia del mare, la creazione di un master plan per gli ormeggi, la promozione di corsi di formazione professionale specifici, contributi per aumentare la qualità dei porti turistici e la loro promozione. Ma soprattutto incentivi e bonus per i residenti in Fvg o soggetti con sede legali in regione a beneficio di chi ha unità di diporto, che includono aiuti per le spese di refitting ed ecobonus per motori più green. Questi i punti principali della nuova normativa.
Ciò che farà probabilmente pendere l’ago della bilancia verso il sì per il Pd è l’accoglimento di un emendamento che inserisce nella norma «un sostegno forte alla manifattura» nell’ambito nautico ritenuta «fondamentale» per lo sviluppo. Il successo è rivendicato dai consiglieri regionali dem Massimiliano Pozzo (relatore di minoranza) e Roberto Cosolini, per i quali questo correttivo ripara il buco più evidente di una norma che ha «diversi elementi positivi». Anche il Patto non esclude di appoggiare la legge, anche per il recepimento del sollecito ad ampliare gli incentivi a tutti i motori a basse emissioni, non solo gli elettrici. Tra l’altro Serena Pellegrino (Avs) incassa quattro ok ai suoi emendamenti green presentati, e anche Honsell spunta un sì a vincoli di sostenibilità energetica. Pure la Lega festeggia con il capogruppo Antonio Calligaris, rilevando come la norma incardinerà «il riconoscimento e la valorizzazione della funzione sociale delle associazioni di Guardia costiera liberamente costituite», i cui volontari «potranno operare anche in scenari di emergenza». E FdI infila incentivi per le scuole nautiche.
Come detto, tutti (Honsell incluso) hanno rilevato «aspetti positivi» nella norma, ne hanno lodato gli «aspetti innovativi» che la rendono «un unicum nazionale». «La filiera del mare e della nautica è essenziale per l’economia regionale in quanto rappresenta il traino del turismo estivo in Friuli Venezia Giulia e contribuisce, inoltre, alla crescita occupazionale in un comparto che offre un’occupazione diretta a circa duemila persone», ha affermato la relatrice di maggioranza Maddalena Spagnolo della Lega (assieme ai colleghi Michele Lobianco di Fi, Mauro Di Bert di Fp e Markus Maurmair di FdI). L’assessore Bini si è detto «particolarmente orgoglioso che il Consiglio regionale abbia colto l’importanza di questo provvedimento, la prima legge organica in Italia dedicata alla nautica».