Nuotate nel porticciolo, accanto alle imbarcazioni, e continue uscite a pelo dell’acqua. Un esemplare di delfino comune, maschio, ha dato spettacolo lunedì nei pressi dell'Area Marina Protetta di Miramare, a Trieste, che ha diffuso la notizia sui social, accompagnata da un video.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14819649]]
Gli esperti hanno riscontrato, per il momento, la buona salute dell’animale, ma dietro il suo comportamento potrebbero esserci in realtà alcune problematiche, legate alle interazioni sociali della specie.
Già avvistato la sera prima dal personale della Società Nautica Grignano, per buona parte della giornata il delfino, di circa 2 metri di lunghezza, è stato monitorato dai ricercatori della riserva marina all’interno del porticciolo, dove si è soffermato a lungo interagendo con boe e corde di ancoraggio delle barche.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14819514]]
«Preoccupati per la lunga permanenza nella zona, ci siamo avvicinati con cautela con una delle nostre imbarcazioni, sia per verificarne lo stato di salute e fotografarne la pinna caudale (da cui ogni esemplare può essere identificato) - scrivevano ieri in una nota dall' area marina - sia per allertare le imbarcazioni in ingresso e in uscita dal porto, affinché moderassero la velocità e mantenessero una distanza di sicurezza dall’animale che, tuttavia, non è sembrato per nulla intimorito dalla presenza umana né dal passaggio delle barche, quasi, anzi, vi fosse avvezzo. Secondo gli esperti del Cert, Cetacean Strandings Emergency Response Team che abbiamo prontamente consultato, Il muoversi ripetutamente tra le boe e il cordame sommerso, intorno al quale il delfino compiva vere e proprie capovolte, potrebbe sottendere dinamiche di gioco, di interazione sociale o l’utilizzo di oggetti per grattarsi. Nulla dunque di preoccupante per il momento, anche perché l'animale è apparso in buono stato di nutrizione e con ritmi regolari di immersione ed emersione. Le foto delle pinne sono state inviate ai nostri colleghi di Morigenos, per una verifica incrociata con il database dei mammiferi dell’Alto Adriatico».
[[ge:gnn:ilpiccolo:14819513]]
Saul Ciriaco, ricercatore della riserva, precisa che «ha preso il largo in autonomia, ma potrebbe trovarsi ancora in zona, magari nascosto tra le imbarcazioni, in ogni caso continueremo a controllare». Anche perché, aggiungono sempre dall’area marina, «questa osservazione non deve rallegrarci troppo, le sue evoluzioni solitarie sono l'emblema del triste destino a cui abbiamo condannato questa specie, oggi considerata in pericolo, divenuta molto rara in Adriatico e avvistata ormai in singoli esemplari o in coppie sparute, sebbene sia una specie gregaria e abituata a vivere in branchi. I branchi di delfini comuni però - sottolineano - almeno nel nostro mare non sono più presenti e il comportamento messo in atto da questo esemplare, secondo gli etologi, denota una mancanza di interazione sociale».
[[ge:gnn:ilpiccolo:14819515]]