Dopo la recente operazione Ca’ Foscari-Comune di Treviso, che ha permesso di allargare il futuro campus universitario all’ex Turazza agli spazi dell’istituto aeronautico, è scattata ufficialmente la ricerca dell’immobile che possa ospitare le sei classi della scuola superiore e i corsi del Dante Alighieri per il recupero anni scolastici.
La tempistica del trasloco sarà settembre 2025, la stessa dell’insediamento del nuovo campus universitario (se i lavori alle medie Stefanini, ora ospitate in via provvisoria all’ex Turazza, si concluderanno nei tempi stabiliti): nulla cambierà per il prossimo anno scolastico, ma, quando c’è una scuola in ballo, bisogna muoversi per tempo. Per il futuro Fleming ci sarebbero più ipotesi, ma nessuna decisione è stata ancora presa. «Abbiamo parlato con il Comune, ci hanno detto che ci daranno una mano. Ancora non sappiamo nulla», commenta Edoardo Toldo, direttore del Fleming.
Chissà se si sta pensando agli spazi dell’oratorio della chiesa votiva che già furono dell’istituto paritario Galilei, poi trasferitosi a Olmi: oggi è sede universitaria della facoltà di medicina, ma anche del doposcuola per gli scolari delle elementari.
La scuola per periti aeronautici è attiva a Treviso dal 1985: in una prima fase era alla Ghirada, poi dal 2016 ha trovato posto in via Bressa, nel complesso ex Turazza. Di fatto il Fleming racchiude due scuole in una, la ragione sociale è unica: oltre agli aeronautici, c’è il Dante Alighieri (nel capoluogo dal 1967), che consente a chi ha accusato intoppi nel suo percorso scolastico di poter recuperare due anni di superiori in uno. Sommando i corsisti del Dante e le sei classi dell’aeronautico, si arriva così a 200 alunni. L’attuale immobile del Fleming è strutturato su due livelli, piano terra e primo piano: un atrio spazioso, aule per uffici e insegnanti, un ampio laboratorio.
Il passaggio a Ca’ Foscari dell’ala dell’istituto paritario determinerà la nascita di un unico grande campus all’ex Turazza da oltre diecimila metri quadrati, con mensa e area co-working. Rispetto alla collocazione odierna (i palazzi San Paolo e San Leonardo, di Fondazione Cassamarca), Ca’ Foscari guadagnerà con la nuova sede circa tremila metri quadrati in più. Senza contare che, per usufruire degli spazi all’ex distretto militare, Ca’ Foscari paga oggi un affitto a Ca’ Spineda: gli spazi del futuro campus saranno concessi invece in via gratuita dal Comune. L’operazione complessiva – co-partecipazione Ca’ Foscari-Comune – vale oltre 22 milioni di euro. L’ampliamento del progetto è stato approvato, lo scorso 12 luglio, dal cda dell’ateneo veneziano e dalla giunta comunale di Treviso: diventerà un’appendice al protocollo d’intesa già siglato nel 2022 fra ateneo, Ca’ Sugana e Ipab Turazza. Un altro passo avanti verso una Treviso sempre più città universitaria. Ma l’allargamento agli spazi del Fleming impone la ricerca di una nuova scuola per i ragazzi che studiano da piloti d’aereo: all’istituto di via Bressa attendono una soluzione in tempi ragionevoli, in modo da organizzare al meglio il trasferimento previsto fra poco più di un anno.
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