MONTEREALE VALCELLINA. Incredulità, dolore, smarrimento. Sono stati questi i sentimenti dei monterealini, a poche ore dalla tragedia in montagna che ha posto fine alla giovane vita di uno dei ragazzi cresciuti in paese, Lorenzo Paroni, e del collega Giulio Alberto Pacchione, originario dell’Abruzzo.
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Lorenzo, nato a Spilimbergo nel giorno dell’Epifania del 1993, aveva studiato al Kennedy di Pordenone prima di laurearsi in chimica e tecnologie farmaceutiche. In gioventù aveva partecipato ai Giochi studenteschi e aveva giocato a calcio con il Montereale.
Anche dopo il trasferimento nel Tarvisiano tornava spesso in paese, in occasione della Coppa Pordenone di podismo, come ha ricordato commossa Elisa Cassan, che in passato gli ha fatto anche da baby sitter, e di feste locali. Nella casa in cui è cresciuto, in via dell’Olmo, abitano ancora papà Orlando e mamma Maria Teresa Giacomello. Lorenzo lascia anche la sorella Barbara.
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«Sono senza parole – ha dichiarato Igor Alzetta, sindaco di Montereale Valcellina –. Non so come esprimere il mio stato d’animo. Conoscevo bene il ragazzo e conosco i Paroni. La tragedia che li ha colpiti ci lascia increduli e affranti. Lorenzo era uno scalatore esperto. Deve essersi staccato un pezzo di montagna per farlo finire in quel modo. Siamo tutti vicini alla famiglia e come amministrazione comunale non mancheremo di accompagnarlo alla sua ultima dimora terrena». Vicinanza condivida dal vicesindaco Renato Borghese.
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In lutto le colleghe e i colleghi dello studio Ced “La Valcellina”, che ha sede vicino alla piazza a Montereale, dove Maria Teresa è impiegata. Dolore e poca voglia di parlare, per una tragedia che nell’animo coinvolge tutti.
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Lorenzo Paroni era un atleta che continuava, in famiglia, la tradizione del padre Orlando, ora in pensione. Giacomo De Biasio, responsabile del settore atletica nella Polisportiva di Montereale Valcellina, ha mantenuto un vivo ricordo di Lorenzo, che, «già da studente primeggiava – ha raccontato de Biasio – nella corsa in montagna, come nelle gare sui sentieri da salire e discendere in sella alla sua mountain bike. Lorenzo era generoso, sempre solidale con gli altri. Poi ha frequentato l’università per diventare farmacista, prima di essere finanziere ed era in procinto di diventare maestro nelle escursioni anche invernali con gli sci».
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A ricordare Lorenzo Paroni atleta, durante gli anni trascorsi in paese, sono anche i sui compagni del calcio Montereale, in particolare Mattia Segatti, che con lui ha giocato per più stagioni.
Ricordi e commozione sono stati espressi anche da Nevio Alzetta, già sindaco diMontereale e consigliere regionale, per tanti anni presidente della Polisportiva Montereale e ora dirigente della stessa. Un sentimento condiviso dall’attuale presidente della Polisportiva, Valter Alzetta che, con tutta la società che raggruppa le varie discipline dello sport locale, partecipa al lutto e al dolore della famiglia, per la scomparsa di Lorenzo.
Per ora non è stata fissata alcuna cerimonia funebre, in attesa che la procura della Repubblica di Udine dia il nullaosta per le esequie. Per il momento un’intera comunità, a Montereale Valcellina, si sta stringendo alla famigliaper condividere il proprio dolore ed esprimere il proprio profondo cordoglio per quel giovane buono e benvoluto da tutti che non tornerà più a casa.
