TRIESTE. Sessant’anni di sacerdozio non si compiono ogni giorno. Ancora più difficile che a raggiungere un tale traguardo siano tre sacerdoti contemporaneamente. Si tratta di don Mario Vatta (fondatore della Comunità di accoglienza di San Martino al Campo), don Fortunato Giursi (già parroco della comunità di Sant’Antonio Taumaturgo) e don Alessandro Bulic (catechista e insegnante nelle superiori).
Tutti e tre furono nominati sacerdoti il 29 giugno 1963 nella chiesa di Roiano. E nella stessa chiesa, ieri, si sono ritrovati alle 19, per una celebrazione eucaristica speciale. A questo molto particolare rendez-vous mancava soltanto monsignor Antonio Santin, l’amatissimo vescovo di Trieste che 60 anni fa, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, conferì l’ordinazione sacerdotale a quelli che allora erano tre giovani diaconi, tutti triestini. Al suo posto ecco il nuovo vescovo, monsignor Enrico Trevisi, che ha officiato ieri la cerimonia assieme a don Vatta e don Giursi. Assente giustificato, per motivi di salute, don Bulic.
Nozze di diamante con la Chiesa quindi, per un apostolato che continua ancora. Don Mario Vatta è molto conosciuto in città. La Comunità di San Martino al Campo, da lui fondata nel 1970, offre riparo notturno ai senzatetto. Da allora la comunità non ha mai smesso di crescere, incrementando il numero dei volontari e moltiplicando le attività sul territorio.
Don Giursi invece ha iniziato come cappellano nella parrocchia di San Giovanni Decollato. Dal 1976 la collaborazione con l’erigenda parrocchia di Sant’Agostino di Sottolongera, di cui diventerà il primo parroco, per poi ritornare a San Giovanni, dove è rimasto fino al primo gennaio 2004, anno della nomina a parroco di Sant’Antonio Taumaturgo.
Don Bulic, infine, dopo aver svolto studi molto importanti a Roma, è stato per anni catechista in città, dove ha servito Dio come insegnante nelle superiori per quei suoi studenti che hanno sempre avuto una parola di ammirazione nei suoi confronti, grazie al fatto di aver trasmesso loro una conoscenza non solo di tipo religioso, ma anche di vita. Laureato in Medicina, come accennato non gode di ottima salute e non ha potuto essere presente alla cerimonia di ieri sera.
«Sessant’anni fa fummo in 5 a venire ordinati sacerdoti da monsignor Santin – ricorda don Vatta –. Ora siamo rimasti in tre perché don Giurissi e don Voncina sono venuti a mancare alcuni anni fa». La celebrazione eucaristica è stata concelebrata ieri sera in un’affollata chiesa di Sant’Ermacora e Fortunato di Roiano, piena in ogni ordine di posti, dal vescovo Trevisi assieme a due dei tre preti. «Glielo abbiamo chiesto noi e lui ha accettato di presiederla – prosegue don Vatta –. Siamo tutti e tre dei vecchietti ormai, viaggiamo tra gli 86 e gli 87 anni, ma siamo contenti della presenza del nuovo vescovo che ha dimostrato da subito di voler bene alla città, pur essendo qui da poco tempo. Ci mette tanta passione nel conoscere le problematiche di Trieste dimostrando una grande energia pastorale».
