TRIESTE Un pacchetto complessivo da 121 milioni 500 mila euro. È la cifra che la Giunta regionale ha approvato ieri per finanziare i lavori di riqualificazione dell’ospedale di Cattinara e dare il via al nascente campus universitario didattico e di ricerca. La somma si inserisce nei 276 milioni complessivi investiti anche per la programmazione degli hub del Friuli che comprendono gli ospedali di Udine e Pordenone.
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Per la riqualificazione di Cattinara, la cifra stanziata nel provvedimento proposto dal vicegovernatore con delega alla Sanità Riccardo Riccardi è di 71 milioni 518 mila euro (25,8 milioni tramite fondi regionali, e 45,7 milioni da fondi statali, tramite la rinegoziazione dell’accordo sottoscritto nel 2013 con il ministero della Salute). Somma che va ad aggiungersi ai 208 milioni euro che la Regione aveva già stanziato negli anni precedenti per un complessivo totale, quindi, di 280 milioni 218 mila euro. Il finanziamento servirà alla riqualificazione e all’ampliamento di Cattinara, nonché ad altri due progetti: la realizzazione della nuova sede del Burlo Garofolo e la creazione del Cube Hospital, anche conosciuto come “Covid Hospital”.
Da un costo iniziale per l’opera pari a 140 milioni, si è dunque giunti a un sostanziale raddoppio dovuto soprattutto all’incremento dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Il cantiere ha avuto un iter difficile sia per lo scoppio della pandemia, che per l’inadempienza della ditta incaricata. Dopo l’affidamento dei lavori a una nuova ditta appaltatrice, la Rizzani de Eccher, è entrato in gioco un imponente caro prezzi dovuto allo scoppio della guerra in Ucraina che ha fatto lievitare i preventivi iniziali.
Nel cronoprogramma degli interventi del maxi cantiere di Cattinara la prima fase, già in corso, riguarda la realizzazione del parcheggio sud-ovest, che sarà pronto entro fine mese; del padiglione C1, i cui lavori dovrebbero essere terminati entro agosto 2024; della viabilità sud e del bypass impianti. In corso anche i lavori della seconda fase, che interessano la realizzazione della terza torre e che prevedono la ristrutturazione della piastra dei servizi (bar, sportelli, ambulatori, uffici interni), nonché la realizzazione dell’edificio che ospiterà il Burlo. Il futuro neo ospedale pediatrico sorgerà nell’area oggi adibita a parcheggio per i dipendenti di Asugi, disporrà di ulteriori 4 mila mq, grazie all’ampliamento degli spazi destinati all’istituto infantile in una delle due torri (quella medica), in un piano nel Cube hospital, nella palazzina ambulatori e all’interno della piastra di Cattinara. I lavori termineranno nel 2026. Sempre nel 2026 saranno ultimati i lavori della terza fase, che prevedono la ristrutturazione delle due torri esistenti e la realizzazione del Cube hospital, sorta di ospedale nell’ospedale atto a garantire un’assistenza sanitaria adeguata in caso di pandemie per operare senza interferire con le attività ordinarie.
Ma ieri la Giunta ha accantonato anche 50 milioni per la creazione del campus universitario didattico e di ricerca, che consentirà di unire in un solo luogo clinica, didattica e ricerca. «Un salto di qualità per il nostro sistema sanitario», lo ha definito il rettore dell’Università di Trieste Roberto Di Lenarda.
La Giunta ha finanziato ieri anche le due strutture ospedaliere del Friuli. All’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc) sono stati destinati 91 milioni per la realizzazione del terzo e quarto lotto del nuovo ospedale di Udine per un totale di 195 milioni investiti. Gli interventi prevedono la demolizione dei padiglioni esistenti, la realizzazione di un’elisuperficie, quella dell’hub merci e mensa, la riqualificazione del padiglione 8, demolizione e realizzazione del nuovo padiglione 3. Messi infine a disposizione dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) 215 milioni per la realizzazione del nuovo ospedale di Pordenone, raggiungendo un totale di 340 milioni di euro. I fondi permetteranno di realizzare un nuovo padiglione laboratori e altre opere complementari. Sarà inoltre realizzato un padiglione nuovo per post-acuti dove saranno garantite le degenze della riabilitazione con 40 posti letto circa, le degenze intermedie del territorio (ospedale di comunità e post-acuti con 80 posti letto circa), la psichiatria con 15 posti letto, ambulatori e palestre con accessi esterni, studi medici ed uffici. —
