A cinque giornate dalla fine del campionato, con 4 punti di ritardo dalla zona salvezza e due squadre da scavalcare per raggiungerla, la situazione del Mantova è a dir poco delicata. Tante situazioni simili ne hanno vissute in biancorosso tre ‘bandiere’ del club come Manuel Spinale, Mirko Bellodi e Gabriele Graziani e proprio a loro abbiamo chiesto di lanciare un messaggio a squadra e piazza alla vigilia del compleanno dell’Acm (il 24 marzo spegnerà 112 candeline) e della cruciale sfida al Martelli di domenica 26 marzo contro la Juventus Next Gen.
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«In momenti così la cosa fondamentale è restare uniti, fare quadrato, sacrificarsi l’uno per l’altro - dicono all’unisono Spinale, Bellodi e Graziani -. Non c’è altra ricetta se non quella del sacrificio e della volontà per centrare l’obiettivo. Contano più gli uomini dei calciatori. Il Mantova può farcela, siamo fiduciosi che alla fine la salvezza arriverà».
Andò così nel 2012, quando Bellodi e Spinale vissero la salvezza in extremis ai playout in C2 (dove toccò battere prima il Lecco e poi la Vibonese) e lo stesso accadde nel 2017 con Graziani in panchina, capace di prendere in mano una squadra ultima in classifica a dicembre e condurla alla salvezza in C senza passare dagli spareggi.
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«Bisogna pensare a una gara per volta - raccomanda Spinale -, andare per step. Ci sono ancora 15 punti in palio e tutto è possibile. Il Mantova dovrà fare di tutto per farcela, ma se ciò non accadesse ci sarà comunque la via dei playout. Ci si può salvare anche in quel modo e ne sappiamo qualcosa... Sono certo che una mano importante la daranno anche i tifosi: in questo momento bisogna accantonare tutto e pensare soltanto a salvare la categoria tutti insieme. Poi si faranno le analisi del caso e sono convinto che con l’entusiasmo del presidente Piccoli si potrà programmare qualcosa di importante».
Mirko Bellodi punta il mirino sul prossimo match: «Bisogna guardare una gara alla volta - raccomanda la “Saracinesca” - e dare il 110% se il 100% finora non è bastato. Ora c’è la Juve e bisogna provare a trarre il massimo da questo impegno. A volte basta un risultato per cambiare le cose, per trovare una svolta. Il tempo è ridotto e dunque quello per sbagliare è finito: bisogna dare tutto, ricordo sempre la grinta di Juric ed ecco, ce ne vorrebbero 11 in campo come lui. Al resto penseranno i tifosi, che saranno come sempre il 12esimo in campo: su questo metto la mano sul fuoco».
Anche Ciccio Graziani suggerisce compattezza: «Conta tanto essere gruppo, la volontà e l’aspetto umano in certe circostanze diventano fondamentali. In campo deve andare una squadra unita, che lotta insieme per l’obiettivo. Io sono fiducioso e conto anche sull’aiuto dei tifosi: ora vanno accantonate tutte le polemiche, conta soltanto salvarsi e ci si può riuscire soltanto tutti insieme. Domani è il 112esimo compleanno del Mantova - conclude il bomber di tutti i tempi del club -, ma io spero che il vero regalo si possa scartare a fine campionato, con una salvezza importantissima».
