SAURIS. L’odore di bruciato impregna ancora l’aria. Lo scheletro in muratura del resort di lusso Borgo Eibn Mountain Lodge, a Sauris di Sotto, si staglia in fondo alla stradina liberata dalla neve dei giorni scorsi. L’incendio divampato nella tarda serata di lunedì ha distrutto il primo piano, il secondo e la copertura dell’albergo: si sono salvate solo le strutture in muratura, tutto il resto è cenere. Quello che per tanti turisti era “un luogo magico” non c’è più.
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Conta dei danni e sopralluogo
Intanto, è stata fatta la conta dei danni che, secondo le prime stime comunicate alle forze dell’ordine, potrebbero aggirarsi sui due milioni di euro. Nell’albergo andato a fuoco in località Ander Eibn, nell’alta Val Lumiei, si è svolto un nuovo sopralluogo da parte dei vigili del fuoco: gli elementi raccolti dagli esperti confluiranno in una relazione che a breve sarà consegnata al pm Lucia Terzariol che sta seguendo la vicenda.
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Le cause
Gli accertamenti sono in corso ma, stando a quanto emerso fino a ora dalle verifiche svolte, le cause del rogo sarebbero di natura accidentale (si escluderebbe, dunque, il dolo).
Non è stato ancora individuato il punto in cui si è originato il fuoco proprio a causa della distruzione provocata dalle fiamme. Intanto, anche nella tarda mattinata di ieri, sono proseguite le operazioni di bonifica dei vigili del fuoco di Udine e del distaccamento di Tolmezzo perché in alcuni punti della struttura era stata segnalata ancora la presenza di fumo e per evitare così che potessero svilupparsi nuovi focolai.
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Edificio distrutto
Tutto attorno al resort c’è il silenzio. Per terra ci sono cumuli di travi annerite e dai vetri rotti delle finestre si intravedono gli interni, solo qualche arredo si è in parte salvato. Il fuoco ha divorato tutto.
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Di quel resort a 1.400 metri di altitudine, «un luogo senza tempo» fra le vette innevate, come lo descrivono i gestori sulla pagina del sito internet, scelto da personaggi dello spettacolo, tra cui Michelle Hunziker e Tommaso Trussardi, per trascorrere le loro vacanze, ora restano solo le strutture in muratura.
Si intravedono le stanze che il rogo non ha intaccato come la lavanderia dove le lenzuola e gli asciugamani per le camere degli ospiti sono ancora lì come era stati messi in ordine, sugli appositi scaffali. Il resto è cenere. Sono assi bruciate, terrazze sparite, scale che si fermano nel vuoto, gli sgabelli anneriti all’esterno, dove i turisti fino a pochi giorni fa si scaldavano al sole.
L’incendio
«Spezza il cuore vedere quella struttura ridotta così, davvero fa male a me come a tutta la comunità» commenta il sindaco di Sauris Ermes Petris. Era stato il suo vice Alessandro Colle, ad allertare per primo i soccorsi nella tarda serata di lunedì dopo aver ricevuto una segnalazione da parte di un residente, che, poco prima, aveva notato un bagliore proprio nella zona in cui è situato il resort inaugurato sei anni fa e realizzato quasi interamente in legno. Colle ha immediatamente avvisato anche il proprietario della struttura, l’imprenditore Mario Nassivera, di Ampezzo.
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Il supporto degli ospiti
Non ci sono stati né feriti, né intossicati: l’albergo era chiuso nel momento in cui è scoppiato l’incendio perché gli ultimi ospiti erano partiti lunedì mattina (la struttura avrebbe dovuto riaprire giovedì).
Come la consulente di marketing Martina Maccherone che nel suo profilo Instagram ha raccontato di essere partita dall’albergo il giorno prima dell’incendio. “Questo angolo di paradiso si merita di vivere una nuova vita” scrive. E come lei, sono decine le persone che supportano Rocco Liggieri (comproprietario e chef) e la sua compagna Viola Nassivera. «Forza ragazzi, non dovete mollare» continuano a scrivere incoraggiandoli a ripartire, mostrando tutta la loro vicinanza. «Sarà ancora più bello di prima».
Dal canto loro Liggieri e Nassivera in un video messaggio pubblicato sui social hanno ringraziato tutti per il sostegno e l’affetto ricevuti promettendo che Borgo Eibn risorgerà. Gli ospiti condividono le foto delle vacanze, i momenti di felicità trascorsi lassù, tra le montagne. Tra di loro anche Aurora Ramazzotti che nelle storie del suo profilo Instagram ha infatti scritto: «Il mio cuore piange per il nostro piccolo paradiso che ha preso fuoco. Borgo Eibn vi vogliamo bene».
Prosegue la bonifica
I vigili del fuoco, intanto, continuano a operare per ultimare la bonifica dell’edificio. Ora la strada è sgomberata dalla neve che con il ghiaccio aveva ostacolato le operazioni di spegnimento rallentando i mezzi di soccorso. I tre chalet in legno adiacenti, invece, non erano stati intaccati dalle fiamme: qui due operai idraulici si affrettano a portare a termine dei lavori. L’odore di bruciato continua a impregnare l’aria. «Sì, spezza il cuore» confermano in paese.
La ripartenza
Il resort di lusso Eibn non c’è più. Lo sguardo cattura ancora una volta le assi e le travi annerite accatastate al suolo, i vetri sparsi a terra, il tetto distrutto. La proprietà, via social, ha assicurato che Borgo Eibn ritornerà ad aprire. A spalancare di nuovo le sue porte verso le montagne, ad attrarre turisti, a ricostruire «quel paradiso» che aveva fatto conoscere Sauris ben oltre i confini regionali. —
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