VENEZIA. Un turista olandese “pizzica” una borseggiatrice con le mani nella borsa della compagna incinta e la ferma. L’episodio è avvenuto in campo della Guerra, a due passi da campo San Zulian, nel cuore del centro storico di venezia, attorno alle 14 di giovedì 13 ottobre.
Sul web e sui social sono immediatamente circolate le foto e video del “fermo” della ladra da parte dell’uomo: un’azione che ha riscosso applausi non solo virtuali, ma anche reali (quelli dei passanti), accendendo però anche una polemica sull’insicurezza ormai regnante nella città di San Marco.
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Alcune borseggiatrici stavano “battendo” la zona, pullulante di turisti stranieri e italiani, oltre che di veneziani. A un certo punto due di loro si sono avvicinate alla donna, ma l’uomo si è accorto che una ragazzina, minorenne, aveva già le mani nella borsa della compagna, che stringevano il suo portafogli.
A quel punto l’ha fermata e neutralizzata, davanti a molti testimoni, mentre attendeva l’intervento delle forze dell’ordine. Successivamente sono arrivati gli agenti del comando della polizia municipale per l’identificazione e i successivi accertamenti.
L’episodio, però, ha acceso la polemica. «Siamo stufi di questa situazione», hanno sbottato i residenti de “I Cittadini non distratti”: «Continuiamo a segnalare da moltissimo tempo che il fenomeno si sta sempre più accentuando. I due turisti hanno atteso per quasi un’ora che arrivasse qualcuno a identificare le borseggiatrici, questa situazione non è più minimamente tollerabile, siamo stufi marci».
«Ho soccorso una turista incinta derubata. Il fenomeno dei borseggi è noto in città e in tutta Italia. La folla applaudiva e incoraggiava il turista asiatico che tratteneva la ladra. Il rischio, inammissibile, è che i cittadini debbano farsi giustizia da sè», ha commentato Alessandro Tamborini, studioso e docente di Scienze Religiose.
