Non c’è storia: per livello mostrato, qualità dei vincenti, ambiente intorno alle due giocatrici e tanti altri elementi, la finale del WTA 500 di Ostrava può tranquillamente essere definita la partita dell’anno. E c’è anche il risultato che è sì a sorpresa, ma contemporaneamente anche atteso dal pubblico di casa: Barbora Krejcikova vince per 5-7 7-6(4) 6-3 contro la numero 1 del mondo, Iga Swiatek. E lo fa di fronte a una folla che esulta, in una Ostravar Arena ribollente di passione.
Tra le ultime due vincitrici del Roland Garros lo spettacolo, inizialmente, pare non esserci, perché Swiatek inserisce una di quelle sue modalità ad altissima precisione che l’hanno resa famosa. Risultato: 5-1 (quasi) in men che non si dica. Al momento di chiudere, però, Krejcikova inizia a metter pressione in risposta, benché sia in buona misura la sua avversaria a sbagliare. C’è anche un set point annullato sulla strada del 5-5, ed è proprio questo un game lungo e importante. La polacca lo tiene salvando tre palle break, per poi trovare il 7-5 dopo un’ora e 13 minuti grazie a un’ottima risposta vincente lungolinea su una seconda della ceca.
Krejcikova, però, è ormai in partita e lo dimostra con l’immediato 2-0 nel secondo parziale. Le due, da fondo, continuano a colpirsi in maniera durissima, con la ceca che prosegue a dar fastidio fin dalla risposta e Swiatek che, dal canto suo, ha la capacità di inventarsi soluzioni oltre l’immaginabile. Il controbreak arriva nell’ottavo gioco, e di nuovo sul 5-5 c’è una fase di lotta, nella quale però la polacca non rischia mai. Si arriva al tie-break, e qui il livello di Krejcikova sale a dismisura: 4-0, poi 6-1 e infine 7-4 per allungare il match.
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Il pubblico di Ostrava ormai non ha più freni, sia quello a favore della propria beniamina che quello in arrivo dalla Polonia. Nonostante i game siano veloci, questi iniziano a essere caratterizzati da vincenti a non finire, alcuni dei quali strappano grandi applausi. Sul 4-3 in proprio favore Krejcikova trova un paio di passanti con Swiatek a rete che sono parte fondamentale del break del 5-3. I match point cominciano ad arrivare, ma, una dopo l’altra, arrivano anche le invenzioni della numero 1 WTA, che utilizza il repertorio completo in qualsiasi posizione del campo tra appoggi complicati di dritto vicino alla riga di fondo, slice di rovescio e chi più ne ha più ne metta. Alla sesta chance, e dopo 3 ore e 16 minuti, un ace, il settimo, conclude la contesa: Iga Swiatek non è più imbattuta in finale nel 2022.
Per entrambe arriva una standing ovation di grande rilievo, che sottolinea anche come le due, alla stretta di mano, si parlino parecchio, una scena molto bella che è la giusta conclusione di uno scontro tanto spettacolare. Numeri vicinissimi (70.2%-65.8% Swiatek prime in campo, 65%-70.1% Krejcikova punti vinti con la prima, 47.1%-50% Krejcikova punti vinti con la seconda), ma conta il giusto.
Foto LiveMedia/Rob Prange/DPPI – LivePhotoSport.it
