MANTOVA. Arriva l’aiuto del Comune alle famiglie e agli anziani soli schiacciati dall’aumento spropositato delle bollette di luce, acqua, gas e teleriscaldamento. Via Roma ha messo a disposizione 300mila euro per il secondo bando utenze che punta a distribuire 100mila euro agli over 65 soli o con famiglia e 200mila euro ai nuclei familiari che fanno a fatica a pagare le bollette. Rispetto al primo bando dello scorso anno, che diede risorse a più di 900 famiglie, questa volta il Comune ha introdotto un paio di novità, con l’obiettivo di estendere la platea dei beneficiari e semplificare al massimo la presentazione della domanda, possibile da martedì 20 settembre sino al 14 ottobre. Innanzitutto, non sarà più richiesto l’Isee ma il reddito imponibile; il cittadino farà senza fornire la documentazione, ma dovrà solo barrare sulla domanda online la fascia di reddito a cui appartiene: toccherà poi al Comune, attraverso le varie banche date, accertare la veridicità dei dati. E così, per gli over 65 anni il limite di reddito per una persona solo va da zero a 19mila euro, due persone fino a 38mila euro per aumentare progressivamente sino ai 76mila euro per quattro componenti. Per le altre famiglie il limite di reddito va da12mila a 35mila euro se c’è un solo componente, a 44.585,99 per due e così via fino a 15 componenti e un reddito di oltre 82mila euro.
Per accedere al contributo bisognerà dimostrare di aver pagato, dall’inizio dell’anno, le bollette a qualsiasi gestore. Anche non tutte: chi avrà pagato almeno 250 euro riceverà un ristoro di 200 euro, chi almeno 400 euro ne avrà 300. La domande dovrà essere presentata online; chi non fosse in grado di compilarla autonomamente può chiedere aiuto al Comune telefonando, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, al numero 0376 376813: è una linea dedicata a cui si potrà chiedere l’appuntamento ad un operatore per avere un supporto. Il Comune punta ad avere la graduatoria entro novembre e ad erogare il contributo entro dicembre.
«Il bando è diverso rispetto al primo – ha spiegato in conferenza stampa, ieri, il sindaco Mattia Palazzi – per due motivi. Il primo, togliendo l’Isee abbiamo tolto una complicazione; il secondo è invece tutto politico: con il reddito imponibile aiuteremo anche il cosiddetto ceto medio che ha uno stipendio di circa 1.200-1.300 euro». E annuncia: «Stiamo predisponendo anche un altro piano Mantova, come quello che mettemmo in campo per la pandemia. Stiamo cercando le risorse per aiutare altre famiglie, le imprese e le associazioni. L’importo? L’altra volta abbiamo superato i 3,5 milioni; per ora non do cifre, ma sarà una somma altrettanto importante». L’assessore al welfare Andrea Caprini ha ribadito il concetto: «Si tratta di un bando predisposto per intercettare una fascia di popolazione che non è quella che accedere ai servizi sociali, ma che ha ugualmente bisogno di un sostegno. Non servono denunce dei redditi, ma solo le bollette pagate». «Puntiamo – ha fatto eco Giovanni Buvoli, vicesindaco e assessore al bilancio – a dare un ristoro a 1.150 famiglie rispetto alle 900 del primo bando. Le risorse arrivano tutte dal bilancio comunale, e sono una parte del nostro dividendo Tea». Buvoli si è poi soffermato sullo sforzo fatto dal Comune in un momento in cui le bollette energetiche incidono pesantemente anche sugli enti locali: «A giugno abbiamo pagato una bolletta elettrica di 55mila euro e a luglio di 211mila. Mentre in tutto il 2021 le utenze ci sono costate 1,7 milioni, quest’anno prevediamo di spenderne 3,5, un vero e proprio salasso, con appena 700mila euro di contributi arrivati dallo Stato. Nonostante tutto, stiamo facendo il massimo per mantenere gli stessi servizi per i cittadini e della stessa qualità elevata».
