TRIESTE. Il virus Usutu è arrivato in Italia. I primi due casi sono stati rilevati dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale a Lignano e a Tricesimo. Inizialmente erano stati classificati come contagi da West Nile salvo poi scoprire che in realtà i due donatori di sangue erano stati colpiti dal cugino del West Nile, meglio noto come Usutu. Entrambi i virus appartengono al genere dei Flavivirus e vengono trasmessi dai volatili e dalle zanzare. Ai due casi di Usutu si aggiungono i due casi di West Nile sintomatici, non donatori di sangue, a Sacile.
Isolato per la prima volta nel 1959 in Sudafrica, in regione l’Usutu è stato riscontrato in due uccelli a Udine e in pool di zanzare a Pordenone. Dai volatili è passato all’uomo. Altre presenze negli animali sono emerse in Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Umbria, Toscana, Lazio e Veneto dove è scattata la sorveglianza. A differenza del West Nile, il virus Usutu negli umani è meno presente e provoca più vittime negli uccelli.
«Il test utilizzato per rilevare il West Nile è molto sensibile per escludere al 110 per cento possibili contagi. In due delle tre sacche di sangue analizzate è stato rilevato il virus Usutu che normalmente è meno patogeno del West Nile» conferma Pierlanfranco D’Agaro, direttore dell'Unità complessa Igiene e sanità pubblica di Asugi e referente regionale dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), nel precisare che «la patogenicità aumenta con l’età, normalmente non supera il 10 per cento dei casi». Negli umani il virus si manifesta con forme febbrili che possono far pensare all’influenza estiva. «Nei soggetti sani – continua il professore – i sintomi non sono importanti, problemi più importanti possono emergere nelle persone immunodepresse». Nelle donazioni di sangue la sorveglianza è scattata lo scorso 12 luglio quando il West Nile è risultato presente in un pool di zanzare a Pordenone, uno a Udine compresa una cornacchia e un altro pure a Gorizia. Il virus Usutu, invece, è emerso in un pool di zanzare a Pordenone e in due uccelli a Udine.
«Le prossime settimane – fa sapere il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi – saranno determinanti per capire l’entità della circolazione dei virus West Nile e Usutu in Fvg. A tal scopo la direzione centrale Salute valuterà la situazione con i rappresentanti delle Aziende sanitarie e dei Dipartimenti di prevenzione per adottare le azioni previste dal piano di sorveglianza integrata, tra cui la disinfestazione larvicida e adulta delle zanzare, la campagna informativa per la popolazione e il supporto ai comuni. —
