UDINE. Una sfida vinta in appena 18 mesi, che ha messo insieme due eccellenze del Fvg: il senso del volontariato e l’operosità delle sue genti. Ed è proprio dal connubio tra l’Associazione friulana donatori di sangue e il Gruppo Danieli che ha preso vita l’idea di realizzare una nuova autoemoteca da impiegare sul territorio.
Il risultato è stato presentato sabato 6 agosto in piazza Libertà: un gioiellino di tecnologia e sicurezza costato quasi 400 mila euro, che costituisce un vanto per tutti i donatori e potrà servire come strumento per attrarre nuovi volontari, raggiungendoli nelle piazze, nelle scuole, nelle fabbriche.
Una giornata di festa sotto una loggia del Lionello affollata dai labari di centinaia di sezioni di Fvg e Veneto. Tante anche le autorità che hanno voluto prendere parte alla cerimonia: il sindaco Pietro Fontanini, il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, il presidente del Gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, il presidente dell’Afds Udine, Roberto Flora, e il vicario generale dell’Arcidiocesi, Guido Genero.
Strumento per guardare al domani
E’ toccato a Flora esprimere la riconoscenza di tutto il movimento nei confronti del Gruppo Danieli, per la concretizzazione di quello che ha definito «un investimento sul futuro per promuovere una coscienza della donazione ancora più diffusa. In questo nostro guardare al domani - ha chiarito - ci confortano gli esempi di coloro che ci hanno preceduto, ai quali va il merito di aver fatto del nostro Friuli una terra del dono. Il nostro volontariato, infatti, e cito su tutti gli alpini e la Protezione civile, ha raggiunto un livello di professionalità che altrove non si riscontra. Vogliamo riconoscerci in questo volontariato, che ieri ha compiuto la ricostruzione del Friuli e oggi è chiamato di nuovo a dar prova di sé e del suo valore, perché alla fredda tecnologia dell’autoemoteca dobbiamo far corrispondere il cuore caldo del donatore».
[[ge:gnn:messaggeroveneto:5550860]]
L’orgoglio di una terra Il grazie ai donatori da parte delle istituzioni friulane è arrivato dal sindaco Fontanini: «Siete un esempio importante che dà lustro alla nostra terra in tutta Italia e oltre. Siete il nostro orgoglio - ha esordito rivolgendosi ai tanti donatori presenti sotto la loggia -. La scienza ha fatto passi enormi nel settore medico, ma l’importanza della donazione del sangue resta fondamentale per aiutare chi ha bisogno. Grazie a voi e grazie all’industria Danieli per il supporto che sta dando, sotto diversi punti di vista, al nostro Friuli».
Breve ma significativo l’intervento di Benedetti: «L’azienda dove lavoro ha una lunga tradizione in termini di donazione di sangue, e ha sempre tenuto in considerazione questo altruismo e questo senso umano di generosità sostanziale e vero. Abbiamo cercato di onorare questo spirito con un piccolo regalo. Siamo noi che ringraziamo i donatori per ciò che fanno ogni giorno».
Zanin si è soffermato sulla figura dei donatori, «persone generose che dedicano il proprio tempo agli altri, dimostrandosi responsabili nei confronti del prossimo».
La sfida del vivere in buona salute
Il presidente Brusaferro ha voluto porre l’accento sul valore sociale del dono: «La pandemia ci ha insegnato l’importanza di quanto l’agire individuale può influenzare la salute della comunità in cui viviamo. Quello che fate voi è un esempio virtuoso in tale ambito. Oggi sono due le sfide da vincere: assicurare un ricambio generazionale ai donatori, tramandando ai più giovani i valori che li animano, e creare maggiore salute per garantire una vita più lunga in salute».
L’autoemoteca L’idea dell’Afds di dotarsi di una seconda autoemoteca, da affiancare al mezzo già in uso da una ventina di anni, è nata nell’autunno 2020, in piena pandemia, quando le restrizioni del Covid-19 stavano penalizzando la raccolta di sangue nei centri trasfusionali.
Un sogno diventato realtà in meno di due anni.
