CADONEGHE. Tre giovani sono stati fermati e identificati la mattina del 9 luglio, mentre con una bomboletta spray imbrattavano l’anfiteatro al parco Ilaria Alpi a Cadoneghe. Si sarebbero giustificati dicendo che lo fanno tutti; però l’imbrattamento è di fatto un danneggiamento e quindi un reato.
I carabinieri li hanno riaffidati ai genitori, che li hanno sgridati severamente, assicurando che si occuperanno di far loro ripulire dove hanno sporcato. I tre sono dei quindicenni che abitano nel quartiere padovano di Torre.
L’anfiteatro del parco Ilaria Alpi in via Palladio in effetti è una tavolozza dove negli anni generazioni di giovani, armati di bombolette spray, hanno lasciato tracce dei loro pensieri e la loro firma.
Già due anni fa un gruppetto era stato sorpreso mentre imbrattava i gradini e i ragazzini, ammettendo le loro responsabilità, si erano messi all’opera ripulendo dove avevano sporcato. Come in quell’occasione anche la mattina del 9 luglio un cittadino, scorgendo il terzetto, intorno a mezzogiorno, ha avvertito i carabinieri, che hanno inviato una pattuglia della stazione di Vigodarzere. I militari si sono avvicinati ai ragazzi, che avevano in mano una bomboletta spray di colore nero, con la quale avevano vergato delle scritte e dei disegni volgari.
Forse inconsapevoli del fatto che stessero commettendo un reato, punibile per legge se verrà sporta una querela da parte del proprietario della struttura vandalizzata (in questo caso il Comune), pare abbiano detto che non ci trovavano nulla di male dal momento che non erano gli unici a farlo.
«I carabinieri hanno provveduto quindi a chiamare i loro genitori – racconta il sindaco Marco Schiesaro – essendo minorenni. Abitano tutti a Torre e quando sono arrivati a prenderli li hanno sgridati per bene, assicurandomi che si sarebbero messi a disposizione per sistemare immediatamente tutto. Lunedì 11luglio prenderò accordi con loro. Fa piacere che ci sia stata presa di coscienza sulla gravità del fatto e l’immediata disponibilità a risolvere la questione. Una lezione per questi ragazzi, che speriamo abbiano imparato come le strutture pubbliche appartengano a tutti e si deve pertanto portare rispetto e averne cura».
