UDINE. Un’accelerata poderosa nel secondo quarto dopo un avvio sonnolento contro un avversario modesto come la Bakery Piacenza e l’Old Wild West domenica si presenterà a Pistoia col morale più che alto nello scontro al vertice, esame di maturità compreso, della prossima giornata del girone verde di A2. Ma attenzione la co-capolista sta bene: ha vinto col brivido nell’altro anticipo, curiosamente con la seconda squadra di Pistoia, l’Assigeco per 64-63.
Eppure l’inizio di Udine era stato sonnolento. Piacenza non ne approfitta, altrimenti non sarebbe nelle parti basse della classifica. Boniciolli non vuole sorprese e comincia a macinare nervosamente chilometri davanti alla panchina tirando qua e là urli ai suoi. E naturalmente cominciando la giravolta dei cambi.
Stavolta tocca a un suo pretoriano, Italiano, starsene in tribuna. Si gioca punto a punto, è la saga degli errori.
Quando Raivio (uno che se si esalta son guai) piazza un paio di triple, l’ultima delle quali dopo essersi sorseggiato una birretta dall’angolo, Boniciolli vuole parlarci su.
Teme un approccio soft dei suoi, stile Biella o quasi, magari giù con la testa al big match. Meglio mettere in chiaro le cose.
Fine primo quarto: 14-14. Walters? Comparsata con errori, canestro e panchina. Torna e piazza il solito terzo fallo. Brandon è in un momento no.
Signori, così diventa dura, non con questa Piacenza, per carità, ma con squadre più forti…Pellegrino, intanto, gioca la solita gara solida.
Cattivo pensiero: e se in primavera dall’estero arrivasse una bella ala piccola, di quelle che spaccano, dando fiducia a Ciccio magari supportato da un lungo nostrano?
Piano, restiamo ancora con l’idea del coach: se gioca il pivot Usa questo può diventare il fattore della stagione.
Intanto i ragazzi del West in quattro minuti “uccidono” la partita. Parzialone del secondo quarto da 32-15 con difesa - emiliani di “barba” Bonacini e Raivio all’improvviso spaesati e con un pauroso 2 su 14 da due - e attacco.
Lacey “on fire” piazza tre triple e Pellegrino giganteggia prendendosi anche l’amato coretto dal pubblico: 40-26 a due minuti dall’intervallo e poi 46-29. “Mamma butta la pasta”, direbbe coach Peterson.
Troppa la differenza in campo. La serie A2 quest’anno è così, altrimenti la sconfitta di Biella non brucerebbe ancora.
Magari ora Walters riesce a guadagnare un po’ di fiducia, in vista del big match, cosa non da poco.
Show di Boniciolli in avvio: fallo inutile di Mussini (poi si rifarà) mentre Bonacini tira da tre, il coach si siede sul cubo dei cambi. Pensieroso.
Walters? Prende posizione, s’impegna è imponente. Spesso è troppo irruento. Deve sbloccarsi, si vede che ci tiene. Schiacciata. Dai Brandon. Boniciolli lo cambia, s’infuria, discute col suo coach, “zio” Lacey lo calma.
Intanto, con la pasta di coach Dan già in tavola, Nobile dimostra, con applicazione e grinta, come ci si può ritagliare uno spazio importante in una squadra che vuole vincere.
Non c’è più partita da un pezzo, si viaggia sul filo del ventello. L’obiettivo ora è dare minuti ad Antonutti. Che segna e dimostra di essere in forte crescita dopo il Covid. Piacenza ne aveva presi 28 a Torino, è in un momentaccio.
Solo per onor di cronaca: fine terzo quarto 61-38. Soprassediamo sull’ultimo show di Walters: rientra e dopo 8 secondi commette il quarto fallo.
A quel punto a pasta sempre sul piatto resta un’unica curiosità, mentre la sirena dei 24” si inceppa regalando ilarità a raffica: capire quando riuscirà a restare in campo.
Quinto fallo di Walters a 4’ dalla fine per un totale di 11 minuti giocati. Un minutino di gloria con l’esordio di baby Bertolissi. Fine partita 73-60.
E ora sotto con l’esame di maturità a Pistoia. Sì Old Wild West, è arrivato il momento di mostrare i muscoli.
