PONTI SUL MINCIO. Il paese ha dato l’ultimo saluto a don Domenico Vito Bandinelli, parroco della comunità da ottobre 2018. Da mercoledì 2 febbraio, giorno della sua scomparsa, il comune dell’Alto Mantovano si è raccolto nel dolore per questo sacerdote divenuto fin da subito il “parroco di tutti”. Alle 10 di sabato mattina ha avuto inizio la liturgia di commiato presieduta dal vescovo di Mantova Marco Busca, ma già con largo anticipo la chiesa era gremita di sacerdoti, autorità politiche - in carica e non - e cittadini, che hanno mestamente preso posto in modo ordinato anche grazie al servizio della protezione civile di Medole.
Per dare modo a tutta la popolazione locale e limitrofa di partecipare al funerale nel rispetto delle normative, l’amministrazione del sindaco Massimiliano Rossi ha predisposto la chiusura al traffico di via Marconi e della piazza antistante il sagrato, dove sono state posizionate molte sedie per seguire la celebrazione in filodiffusione. Inoltre, la parrocchia di Ponti e la Diocesi di Mantova, tenendo conto della situazione pandemica, hanno trasmesso il rito in diretta streaming per consentire la partecipazione a chi non ha potuto essere presente fisicamente. L’ultimo saluto a don Domenico è arrivato anche dalle attività commerciali affacciate sul sagrato, che hanno abbassato le serrande. Come affermato dal Vescovo, don Domenico durante la sua vita ha compiuto la liturgia cristiana e la liturgia laica in mezzo al popolo, in quanto «sapeva intrattenersi con tutti ed era il don anche di coloro che frequentavano poco la Chiesa: lui ha saputo portarla fuori, cogliendo sempre il buono nelle persone».
Busca ha aggiunto: «Ha accolto la malattia con fede, apprezzando il movimento di bene che si è creato attorno a lui. Pensiamolo come un cittadino della Gerusalemme nuova, e non separato da noi e da voi». Molto toccanti sono state poi le parole del primo cittadino Rossi, che dopo aver ringraziato le comunità di Ponti e Medole - dove don Domenico era stato parroco dal 1990 al 2018 - e tutte le persone che hanno contribuito allo svolgimento della celebrazione, ha ricordato così questo “parroco ed uomo speciale”: «Quando lo incontravi sapevi di parlare con un don, ma poi lo scordavi perché era come chiacchierare con un conoscente o un vicino di casa. Don Domenico partecipava a tutte le attività del comune e lo si incontrava nelle botteghe e al bar, ci ha conquistato con il suo atteggiamento aperto verso tutti… non eravamo preparati, ma dobbiamo ringraziare il Signore per ciò che ci ha donato e non per ciò che ci ha tolto». E rivolgendosi direttamente a lui: «Hai migliorato il paese e la comunità, grazie di tutto, ciao don, buon viaggio». Al termine della messa la salma ha raggiunto Medole.
